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Zenga ci crede: 'Spirito diverso, Conte e Lukaku: è un'Inter da Scudetto'
SU LUKAKU - "Sul belga dico solo che mi fido di Conte, ovvero di un tecnico che è arrivato a desiderare questo centravanti così tanto, chiedendolo a tutti i costi. E se l’ha fatto, è perché intravede in lui il terminale ideale per far gol e per dare fisicità alla squadra. Questo è un limite della squadra, mancanza che proprio Lukaku può aiutare a colmare. L’Inter ha cambiato tantissimo, ma quel che più mi piace va oltre il campo. Gli inglesi la chiamano “consistency”. Tanti cambiamenti che vanno nella stessa direzione: il centro sportivo, la nuova sede, la comunicazione. È un processo che durerà a lungo. E che mira a costruire qualcosa di duraturo, restando al vertice per diversi anni e non puntando il singolo obiettivo".
SULLO SCUDETTO - "No no, altroché. L’Inter può lottare per il titolo da subito, anzi sono convinto che lo farà fino in fondo. Guardi, lo si capisce dalle piccole cose. Difficilmente vedremo fare all’Inter delle prestazioni eccezionali. Ma lo spirito è diverso, il progetto è vincente. E non a caso Conte ha firmato per tre anni".
SUL DERBY - "Resta una gara particolare, sono convinto che pesi più di tre punti che può regalare in classifica. Ma ora l’impatto emotivo è molto annacquato rispetto al passato, con tanti stranieri in campo».
SU SAN SIRO - "C’è il cuore e la ragione, non riesco a scegliere. C’è il sentimento per un luogo che vuol dire passione. Ma poi quando il giri il mondo ti accorgi che si va avanti, che si deve andare avanti: ho visto coi miei occhi lo stadio del Manchester City, del Tottenham, del Besiktas, incredibili".