Zenga a CM su Krasic, Dinho, Milito, Mou-Benitez, Ferrara, la Lazio e Pastore
Il n°1 per antonomasia parla senza peli sulla lingua a Calciomercato.com
Walter Zenga: "Escludere Milito e squalificare Krasic, che assurdità".
Milan-Juve: "Ronaldinho in campo solo se sta bene, Del Piero non è secondo a nessuno".
Palermo-Lazio: "Ho scremato Pastore e avrei potuto allenare i biancocelesti".
Dopo i 'fattacci' di Italia-Serbia, finalmente possiamo parlare di calcio giocato. Partiamo dalla squalifica di Krasic per simulazione con la prova tv.
"Sono indeciso se definirla una grandissima cazz... o un'enorme puttanat... Al giorno d'oggi è impensabile che un giocatore ammetta subito di essersi buttato, questo è un discorso che potrà realizzarsi solo con le generazioni future, magari nel 2148... Si tratta di una sconfitta per il calcio, che avrebbe già a disposizione i mezzi tecnologici per intervenire in tempo reale. Al posto di non fare niente e controllare solo che gli allenatori non mettano un piede fuori dall'area tecnica in panchina, il quarto uomo potrebbe benissimo guardare le immagini sul monitor a bordo campo e avvisare l'arbitro. Così non sarebbe stato dato un rigore inesistente alla Juve, Krasic avrebbe preso la sua ammonizione ed avrebbe potuto giocare sabato a San Siro".
Già, dove è in programma il big-match Milan-Juve.
"Anche senza il serbo, sarà comunque una grande partita. So che la Juve avrà altre assenze in attacco, come Amauri e forse Iaquinta. In ogni caso Del Neri può sempre contare su una garanzia di nome Del Piero, che non è secondo a nessuno. Il Milan coi cerotti è andato a vincere a Napoli, sfoderando una prestazione di grande personalità".
E' un caso che non fossero in campo Seedorf e Ronaldinho?
"Non credo che Clarence sia un problema per il Milan, mentre per il brasiliano è un altro discorso. A volte noi allenatori siamo un po' prigionieri di certe scelte, come si fa a lasciare in panchina uno come Ronaldinho? Ma, se e quando non è al top, è giusto dare spazio a chi sta meglio, come in questo caso Robinho".
Da Milan-Juve passiamo agli Azzurrini: Ferrara è l'uomo giusto per l'Under 21?
"Assolutamente sì. Mi dispiace per Casiraghi ma, quando non centri un obiettivo, il cambio di allenatore è fisiologico. Gigi ha fatto un lavoro miracoloso per recuperare una situazione che sembrava disperata nel girone, poi è stato sfortunato in Bielorussia dove ha pagato alcuni grossolani errori individuali dei suoi ragazzi. Quando sentivo i nomi che giravano per prendere il suo posto come Zoratto, Costacurta e Ballardini, mi era venuto in mente Ferrara. Ciro è perfetto per questo incarico e l'Under 21 è il posto giusto per lui, che può rilanciare la propria carriera dopo l'esperienza alla Juve. Tra l'altro lo scorso campionato ha dimostrato che il problema della Juve non era di certo Ferrara".Domenica c'è Palermo-Lazio: Zenga ha allenato i rosanero, ma forse non tutti sanno che si sarebbe potuto sedere sulla panchina biancoceleste...
"Dobbiamo tornare indietro nel tempo a un anno e mezzo fa, nell'aprile 2009. Al contrario di quanto ha fatto Mihajlovic che ha lasciato senza dire niente a nessuno, io informai i dirigenti del Catania che sarei andato via già due mesi prima della fine del campionato, dando anche la mia disponibilità a far giocare nelle ultime partite i ragazzi ritenuti più utili in prospettiva futura dalla società. Per questo motivo posso sempre andare a testa alta, anche se poi mi hanno fatto passare per un 'traditore' perché sono andato a Palermo. Nel frattempo parlai con Torino e Lazio. All'epoca Lotito era alle prese con i problemi di Pandev e Ledesma, così i tempi si allungarono troppo. Poi il Toro retrocesse in Serie B e arrivò la chiamata del presidente Zamparini, che colsi al volo. Palermo mi ha dato tanto e soprattutto mi ha insegnato a stare al mondo, ma a Catania ho fatto di più disputando un campionato straordinario con in squadra quattro attaccanti come Plasmati, Morimoto, Paolucci e Antenucci".Torniamo all'attualità: Palermo-Lazio è anche Pastore contro Zarate.
"Si tratta senza dubbio di un gran bel duello. Più che una sorpresa o una squadra rivelazione, io considero la Lazio come la somma di tante decisioni corrette prese in sede di campagna acquisti e di pre-campionato. Faccio i complimenti a Lotito e Reja. Con me all'inizio Javier ha fatto un po' fatica, ma per un giovane come lui è normale aver bisogno di qualche mese di tempo prima di ambientarsi e abituarsi al calcio italiano. Mi ricordo che rientrava troppo nella nostra metà campo a fare dei giochetti pericolosi, così per lui inventai il conta-palloni persi. Poi ha avuto la fortuna di trovare un ottimo allenatore come Delio Rossi, ma almeno io posso vantarmi di avere 'scremato' il suo talento. Ora Pastore è diventato un top-player di classe mondiale, ha grande personalità e vede la porta come pochi. Senza offesa per la gente di Palermo, io lo vedrei bene al Barcellona".Barça che ha ben sei giocatori candidati al Pallone d'oro, due in più dell'Inter con la sorprendente esclusione di Milito.
"E' molto strano che nella lista non ci sia un attaccante del suo valore, che è stato determinante nella tripletta centrata dall'Inter segnando gol nelle finali di Champions League e Coppa Italia oltre alla partita di Siena decisiva per lo scudetto. Mi piacerebbe sapere i criteri e le motivazioni che stanno dietro per cercare di capire la logica di certe scelte incomprensibili. Il Mondiale? Anche Messi non ha fatto bene in Sudafrica. Il Pallone d'oro spetta di diritto a un giocatore dell'Inter, che ha vinto tutto come il Barcellona l'anno prima. Io lo darei a Sneijder, che ha disputato anche un grande Mondiale".Nell'elenco dei 23 ci sono due portieri: Casillas e Julio Cesar. Potendo scegliere, chi porterebbe nella sua squadra ideale?
"E' una bella lotta. Farei scegliere al mio presidente, tanto uno vale l'altro. Il mio amore verso i colori nerazzurri mi spingerebbe a dire Julio Cesar, ma la verità è che sono entrambi sullo stesso livello. Casillas sta facendo sempre bene al Real Madrid da quando aveva 19 anni".
Quest'anno la Fifa premierà anche il miglior allenatore del 2010.
"Mourinho tutta la vita, senza discussione è una spanna sopra tutti gli altri. Per una volta avrebbero anche potuto evitare di trovare altri candidati. La corsa è solo per il secondo posto, dove ci può stare Del Bosque che ha vinto il Mondiale con la Spagna".
Da Mourinho a Benitez che proprio in Inter-Samp, la partita delle 'manette', per la prima volta si è lamentato dell'arbitro.
"Non è vero, ha solo sottolineato un fallo da cui è nata l'azione del gol. Dopo i grandi successi della passata stagione, per qualsiasi allenatore del mondo è complicato raccogliere l'eredità di Mourinho. Credo che l'Inter stia pagando le fatiche dei suoi nazionali al Mondiale, però non è vero che Moratti non ha preso nessuno a Benitez. Coutinho e Biabiany sono due giovani interessantissimi, specialmente in prospettiva futura".
Coutinho domenica ha giocato la sua miglior partita in maglia nerazzurra?
"Non lo so, non ho visto Inter-Samp perché la mia squadra (Al-Nassr, ndr) stava giocando il derby con l'Al-Hilal. Siamo passati in vantaggio, poi abbiamo pareggiato 1-1. Alla fine ci hanno annullato un gol, ma è giusto così perché era in fuorigioco". Viva la sincerità.