Zazzaroni: Stato di confusione
di Ivan Zazzaroni, su http://zazza.blog.deejay.it/
Prendevamo per il culo Berlusconi quando parlava di giustizia a orologeria e magistrati schierati, e oggi – per il pallone, ma soprattutto per la nostra squadra del cuore – ripetiamo spudoratamente le stesse formule, le stesse accuse. Anche noi – come lui – non ci vogliamo stare: che ci abbia effettivamente plagiati?
Prima Calciopoli e poi Scommessopoli ci (o li?) hanno smascherati: l’Italia è diventata uno Stato di confusione (perenne) nel quale a prevalere è esclusivamente l’interesse personale.
Esempi minimi. Vengono deferiti Conte e Bonucci per alcuni episodi del loro passato senese e barese, ed ecco scattare l’indignazione del popolo juventino scosso da sei anni di guerra di carta: “vogliono distruggerci di nuovo”, “non toccate il nostro condottiero Antonio!”, “facciamo di nuovo paura e paghiamo gli attacchi alla federazione”, “la stampa è bastarda e complice”, e altro ancora.
Un’informativa della GdF segnala un movimento da 1 milione e mezzo di euro di Buffon nel 2010 poche ore dopo che lo stesso ha censurato il comportamento di procure e stampa, e si parla immediatamente di vendetta-tremenda-vendetta di Cremona.
Da Napoli – leggiamo – i trucchi di Gianello e Giusti potrebbero togliere punti e Europa a una squadra virtuosa (immediati i no al biscotto di Cannavaro e Grava) e ad agitarsi sono i tifosi. Sempre contro i pm e i media.
Soltanto alla Lazio gli effetti sono differenti: ma lì il bersaglio irrinunciabile, il più naturale, è sempre e comunque Lotito.
Il peccato, la verità, la giustizia, i colpevoli, gli innocenti, i reati, le pene e le penalizzazioni non sono che i dettagli di qualcosa di molto più grande: il Big Complotto.