Zazzaroni: Inter al dopo festival
di Ivan Zazzaroni
(zazza.blog.deejay.it)
Proprio ieri ho capito che l’Inter ha più possibilità delle altre (Lazio, Udinese, Roma e Napoli) di conquistare il terzo posto, i preliminari di Champions. Il ragionamento è semplice (e mi auguro efficace) quasi quanto il catenaccio di Mondonico: se nonostante le nove sconfitte in 23 partite si ritrova al quinto posto (recupero della Roma permettendo); se non sono bastate le 30 reti subite ad allontanarla dall’obiettivo minimo; se dopo averla smontata e rimontata Ranieri non ha perso il sostegno dei big (Cambiasso, Zanetti, Samuel e Cordoba); se insomma la combinazione di tutte queste cose non ha ancora prodotto risultati irrimediabili significa che l’Inter è più forte di quel che crede di essere e soprattutto ci mostra.
Col Novara ha (ri)toccato il fondo soltanto sul piano del punteggio e della confusione. Troppo frenetico Sneijder che dopo una settimana di appelli e promesse ha giocato da solo per vincerla da solo; troppo svuotati e imprecisi Stankovic, Chivu e l’emarginato a destra Forlan; troppo spiazzato il tecnico che ha preferito Cordoba a Ranocchia e Chivu a Nagatomo (l’unico realmente dinamico) e che non s’è fidato dell’energia di Obi quando invece avrebbe dovuto inserirlo per tentare di saltare il muro.
Altri segnali: l’Udinese ha salutato (purtroppo) Isla e deve rinunciare per tre settimane anche Di Natale; la Lazio gioca esclusivamente di nervi e perde i pezzi, in particolare dietro; la Roma sembra destinata a riduzioni derivate dalla difesa più slabbrata del campionato; il Napoli ha la testa tra Londra e il Siena.
Il nostro è un campionato duro ma generoso: aiuta le declinanti.