Malumore Zaza, futuro in bilico
Otto gol in 854 minuti, uno ogni 106 minuti e poco più. Soprattutto, cinque gol partendo dalla panchina, l'ultimo oggi col Carpi, il più pesante di tutti quello nella sfida Scudetto con il Napoli. Numeri che non fanno capire a sufficienza l'importanza che possa rivestire uno come Simone Zaza in una squadra che punta a vincere, sempre e comunque. Una cattiveria agonistica fuori dal normale, che lo rende unico nel suo sapersi far trovare pronto anche in uno spicchio di partita, anche dopo una lunga serie di partite vissute da spettatore a causa di una concorrenza spietata come quella che si vive in casa Juve dove uno come Zaza rimane la quarta punta dietro ai vari Dybala, Mandzukic e Morata. Numeri e caratteristiche che lo renderebbero importante, importantissimo anche nella prossima stagione, nonostante sia difficile pronosticare un'altra annata da vivere come attore non protagonista, come si capisce piuttosto bene dalle parole dello stesso Zaza a Mediaset Premium: “Non sono soddisfatto al massimo a livello personale. Comunque non ho rimpianti, ho dato il massimo quando sono stato chiamato in causa. Contento però per il successo in campionato e la finale di Coppa Italia raggiunta. Se la dovessimo vincere sarei doppiamente contento. Allegri dice sempre che bisogna avere pazienza? Io penso di averne avuta molta quest’anno”. Parole che fanno il paio con quanto dichiarato in settimana: “Non ho rimorsi né rimpianti, perché quando sono stato chiamato in causa, a parte la partita contro il Genoa quando sono stato espulso, ho dato sempre il massimo e penso di aver fatto bene. Chiaramente spero di poter giocare sempre di più qui alla Juve, anche se è normale che con tanti compagni di reparto forti sia difficile trovare spazio”
IL FUTURO – Parole d'addio? Non ancora, non necessariamente. Sul campo come fuori dal campo, Zaza reclama più spazio come giusto che sia. Quello stesso spazio che ha anche dimostrato di meritarsi. E non a caso acquirenti e società interessate non mancano, già a gennaio è stata necessaria una presa di posizione piuttosto netta da parte di Allegri per trattenerlo a Torino nonostante i rapporti tra i due non siano mai stati proprio idilliaci. Così, con una Juve che sul mercato non sembra intenzionata fare rivoluzioni, Zaza rimane tra i giocatori confermati ma non incedibili nel caso in cui chiedessero di andare via: a gennaio il Crystal Palace ha presentato un'offerta vicina ai 30 milioni che ha già fatto vacillare la dirigenza bianconera, in estate sempre dalla Premier sono previsti assalti per arrivare al centravanti lucano della Juve e della Nazionale. Già, la Nazionale. Pur trovando meno spazio di quanto auspicato, Zaza si è dimostrato bomber da Europeo: una competizione da protagonista aiuterebbe a far lievitare valutazione e interesse. Intanto lui fa quel che gli riesce meglio: gol.
@NicolaBalice