Franco Zavaglia, ospite ai microfoni di Lady Radio, ha parlato di Gaetano D'Agostino, suo ex assistito. 'Il valore del giocatore è indiscutibile, e lo dico perché forse sono di parte essendo stato un giocatore che faceva parte dei miei assistiti - ha affermato Zavaglia -. Mi sono stupito perché fino ad ora fosse stato utilizzato poco. E' un grande giocatore: secondo me tutti quelli che lo conoscono, lo vorrebbero avere in squadra. L'ho seguito dalla nascita, e quando ha avuto delle difficoltà evidentemente sono stato accusato di colpe che non avevo. Abbiamo così deciso insieme di interrompere il rapporto professionale, pur continuando a mantenere un rapporto di amicizia. Non penso che ci saranno grossi problemi per il suo riscatto da parte della Fiorentina dall'Udinese. E' un'operazione che è stata fatta nel pieno rispetto delle parti, credo assolutamente che la prossima stagione D'Agostino rimarrà a Firenze'.

'Totti? L'ho preso in procura quando aveva 14 anni, mi dilettavo a fare l'allenatore, facendo il tecnico di una formazione di serie D. Prima di una partita vidi questo ragazzo, secco e biondino: mi informai su chi era, e poi lo presi in procura. Bovo? So che Corvino è un suo grande estimatore, nel calcio che conta il d.s. viola lo ha subito valorizzato, portandolo a Lecce, e insieme a Delio Rossi giocò in serie A. Poi il giocatore non completò il campionato per problemi al ginocchio, ma Bovo rimane stimato da Corvino. Nella vita non si sa mai. Ha ancora due anni di contratto a Palermo, aspettiamo un attimo prima di valutare il suo futuro. Con il dovuto rispetto, paragono Bovo a Scirea, perché non parla molto ma si fa rispettare. Dopo tanti anni a Palermo, avrebbe la speranza di venir via. A Roma è andato quando Zamparini prese il Palermo e nel pacchetto c'erano determinati giocatori, era una situazione un po' particolare'.