Lazio, Klose-Cissè ok:| E Zarate che fine fa?
Li chiamano problemi di abbondanza. Sono quei grattacapi che, a parole, ogni allenatore è contento di avere. Ma che, in realtà, turbano i sonni anche dei più decisi. Da ieri Edy Reja ha qualche difficoltà in più nei suoi piani. Perché è vero che il Lucerna visto ad Auronzo non è certo uno degli avversari più temibili. Così come è innegabile che, su cinque marcature biancocelesti, almeno tre sono sulla coscienza del portiere degli svizzeri, il malcapitato Zibung. Ma, seppur facilitato, l'attacco biancoceleste ha dimostrato ancora di avere potenzialità enormi. Il problema, se così si può chiamare, è che alla osannata coppia Klose-Cissé (un gol e un assist a testa) si è aggiunto anche uno Zarate in versione extralusso.
Sì, proprio quel giocatore che non rientrerebbe nei piani del tecnico tanto che il suo agente è segnalato in giro per l'Euopa a raccogliere offerte: l'ultima tappa sarebbe Madrid sponda Atletico, dove Bozzo dovrebbe arrivare oggi. Maurito, incurante dei rumors, ieri è stato tra i migliori. Schierato dall'inizio, con la formazione delle 'riserve', ha realizzato una doppietta da opportunista, ha regalato numeri in slalom e ha corso molto, dimostrando di aver recuperato parte di quella forma che, a inizio ritiro, sembrava lontana. Un calciatore tutt'altro che demotivato, invocato a lungo dai tifosi presenti allo Zandegiacomo. Poi, dal 17' della ripresa, è entrata in blocco la Lazio dei 'titolari', ad eccezione di Radu fermato da un problema muscolare. Protagonista assoluto Cissé, un gol annullato, uno regolare, un assist per il colpo di testa vincente di Klose. Lo stesso tedesco ha poi servito a Mauri il pallone del sigillo finale.
Cosa fare adesso? Difficile che il 4-3-3 proposto a sorpresa nel primo tempo sia un modo per schierare insieme tutti e tre i 'pezzi da novanta'. Significherebbe rinunciare contemporaneamente a Hernanes e Mauri. L'ipotesi, sempre che Zarate resti a Roma, è che debba accontentarsi del ruolo di rincalzo sfruttando al massimo tutte le occasioni che gli arriveranno. 'Deve stare sereno, deve pensare solo a fare bene', ha suggerito il compagno e amico Scaloni. Si vedrà. Altre indicazioni: rivedibile Stankevicius centrale difensivo (sua la disattenzione sull'unico gol svizzero), ancora lontano dalla forma Cana, in crescita Lulic, molto bene Ledesma e Konko. Per indizi più attendibili ripassare sabato, quando i biancocelesti se la vedranno con lo Slavia Praga.
(Il Tempo)