Zapata resta a Udine? Savoldi: 'Napoli, non lo fare'
Duvan Zapata è l’eterna alternativa: lo è stato di Higuain per due anni con Benitez, lo è oggi di Pavoletti e Zaza in vista della scelta sul mercato a gennaio. Il Napoli un attaccante ce l’ha già ma in prestito all’Udinese fino al prossimo giugno. Converrebbe anticiparne il rientro col rischio di inimicarsi una società con la quale, da anni, conclude operazioni di mercato? È questo uno dei dubbi principali di De Laurentiis e Giuntoli. Il Napoli poteva richiamare Zapata alla base solo in estate dietro pagamento di una penale da circa un milione di euro, ora l’eventuale ritorno sarebbe ben più complesso e, dunque, andrebbe valutato senza lasciar nulla al caso, valutando pro e contro.
Ma è Zapata ciò che serve in questo particolare momento storico? È lui l’attaccante che risolverebbe i problemi dopo l’infortunio di Milik e le difficoltà di Gabbiadini? Idee contrastanti tra gli ex di turno, come Giuseppe Savoldi, 55 gol in azzurro dal 1975 al 1979: “Zapata lo riporterei subito a casa. Ho sempre avuto grande stima per un attaccante che, giustamente, ha scelto di andar via per giocarsi le sue chance altrove – ha detto al “Roma - per mettersi in mostra, così come sta facendo da due anni all’Udinese. Ha le caratteristiche giuste per il Napoli ma è ovvio che, eventualmente, andrebbe servito in una certa maniera. A fare la differenza non è mai il modulo ma il modo di interpretare quel determinato schema di gioco. Con Zapata servirebbe qualche cross in più per esaltare le sue qualità che, ripeto, sono importantissime”.