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    Zaniolo: 'Gasato per Mourinho, porterei Ibra a Roma. M'ispiro a Justin Bieber, Mancini e gli Europei...'

    Zaniolo: 'Gasato per Mourinho, porterei Ibra a Roma. M'ispiro a Justin Bieber, Mancini e gli Europei...'

    Nicolò Zaniolo scalpita, e non vede l'ora di ripartire. Intervistato da Sportweek (il settimanale in edicola oggi con la Gazzetta dello Sport), il talento della Roma racconta il suo calvario e le sue speranze: "Dopo la vittoria nel derby e l'ok del professor Fink sto ancora meglio. Ho passato l’inverno in tribuna sperando, ogni domenica, che il mister si girasse e mi chiamasse, sebbene sapevo fosse impossibile...". 

    IL PIANTO - "L’ultima volta che l’ho fatto ero ad Amsterdam, Olanda-Italia di Nations League, il 7 settembre 2020, la volta in cui mi sono rotto il crociato del ginocchio sinistro. Ma pur di giocare l'Europeo mi sarei rotto il ginocchio un'altra volta. Ero arrabbiato e mi chiedevo perché proprio a me". 

    FLORENZI
    - "Alessandro è la mia ancora, ha vissuto il mio stesso doppio infortunio e mi chiama ogni giorno per chiedermi come sto dicendomi di non abbattermi e di preservare il mio talento". 

    IL LIBRO - "L’ultimo libro che ho letto? Geronimo Stilton oltre ai quiz per la patente". 

    MOURINHO - "Siamo gasati, non vediamo l’ora di dimostrargli quanto valiamo. È un grande allenatore e ha vinto tanto, la penso come lui: bisogna sempre puntare al massimo. Anche se bisogna dar merito a Fonseca, per me è un onore essere allenato da lui, non vedo l’ora di rientrare e aiutare la squadra. Sono un fiume in piena, per fortuna tra un mese si ricomincia. Voglio correre, giocare e fare gol. Ovunque, ma mi trovo bene a destra. Ora spacco tutto, ma con la testa".

    LE VACANZE - "Le mie vacanze saranno a casa con i miei, tra La Spezia e Porto Venere. Al mattino allenamento, al pomeriggio gli amici".

    ANCELOTTI - "Ha provato a consolarmi e a sdrammatizzare, dicendomi che ai suoi tempi la medicina non era così forte. Non posso scegliere tra lui, Roby Baggio e il Fenomeno Ronaldo. Sono tre leggende, campioni fuori e nella testa. E' come dire: Ferrari, Lamborghini o Porsche?". 

    GLI AVVERSARI
    - "Ho incontrato i difensori centrali più forti del mondo: Van Dijk, Chiellini, Sergio Ramos e Skriniar. Che è il più fastidioso, uno di quelli che soffro. Tosto, arcigno e non molla niente". 

    IBRA - "Zlatan Ibrahimovic è un dio, un mito. Mi piacerebbe parlargli, vedere come si approccia alla partita e giocarci perché l'ho fatto solo alla Playstation e mai dal vero. Lo porterei alla Roma, vorrei la sua costanza e il talento di Messi". 

    GLI ERRORI DI GIOVENTU' - "Ho sempre odiato le regole. Devo migliorare e lo so, ma si diventa uomini anche sbagliando. Sono un ragazzo estroverso, generoso e molto testardo. La famiglia viene al primo posto, poi lo sport e gli amici. Voglio affermarmi come persona e come calciatore. Vorrei assomigliare a Justin Bieber esteticamente, caratterialmente a un ragazzo serio con la testa sulle spalle". 

    IL FIGLIO -
    "La mia relazione con Sara è finita, ma il bambino non c'entra e cercherò di essere un buon padre. Mi prenderò tutte le responsabilità che devo". 

    IL MOMENTO PIU' BELLO - "La doppietta segnata contro il Porto agli ottavi di Champions League, era un momento difficile per noi e per mister Di Francesco". 

    LA NAZIONALE E GLI EUROPEI - "L’Italia viene prima di me. Ho capito la scelta del mister. Gioca chi se l’è meritato sul campo. Io sono stato mesi davanti alla tv. E ora sarò il loro primo tifoso". 
     

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