Calciomercato.com

  • Getty Images
    Zanetti va ko 'Le pallonate per fermarlo...'

    Zanetti va ko 'Le pallonate per fermarlo...'

    Javier Zanetti rappresenta il tipico caso di calciatore del quale, metaforicamente parlando, si può dire: “E’ uno che per fermarlo devi prenderlo a pallonate”. E paradossalmente, ci è voluta proprio una pallonata per imporre al capitano nerazzurro uno stop forzato. L’Inter in campo senza il suo numero 4: un evento raro, rarissimo, visto che siamo abituati a vedere Pupi giocare con impressionante regolarità partite su partite, dando quasi mai la sensazione di un minimo cedimento. Fu accolta con grande stupore, ad esempio, la notizia della squalifica che costrinse Zanetti a saltare il match di campionato contro il Bologna, perché quello stop forzato arrivava dopo la bellezza di 137 gare giocate consecutivamente in Serie A, una serie impressionante iniziata il 25 ottobre 2006, data del rocambolesco derby col Milan vinto 3-4, e proseguita senza soluzione di continuità per quasi quattro campionati.


    Adesso, per Zanetti si profila un nuovo turno di riposo: colpa di quella pallonata nel bassoventre (involontaria, sia chiaro) ricevuta da Fabio Liverani nei minuti finali della gara di Palermo, che gli ha causato nel dopo-partita un problema respiratorio non grave ma tale comunque da consigliare il trasporto in ospedale per accertamenti, e che alla fine ha lasciato come ‘ricordo’ uno pneumotorace post-traumatico, sì di lieve entità, ma che ha comunque indotto i medici nerazzurri a prescrivere sette giorni di riposo per Zanetti. Rafael Benitez, per questo motivo, non lo ha inserito nella lista dei convocati per la partita di domani sera contro il Bari.

    Ma sette giorni di riposo possono mettere a rischio anche la presenza del capitano nell’importante match di sabato all’Olimpico contro la Roma, che si giocherà regolarmente vista la revoca dello sciopero. Due turni di stop, una cosa che può apparire normale per un giocatore 'normale', specie dopo infortuni o cose simili; ma che per il nostro Javier, capitano d’acciaio, rappresentano una sorta di record, un’eventualità che non accadeva da tempo immemore. Ma siamo sicuri che Zanetti, uno che lontano dal campo, per sua stessa ammissione, va in crisi, accetti buono buonino di stare a guardare per più di una partita senza nemmeno provare un recupero in extremis?


    Altre Notizie