Inter, Zanetti: 'Non potevo lasciare senza gioie. Su Balotelli...'
Il vice presidente nerazzuro parla poi dei valori che lo hanno sempre accompagnato: "Il mio modello è sempre stato mio padre, era un muratore e faceva molti sacrifici. Ringrazio sempre i miei genitori per quello che hanno fatto per me. E' stata una fortuna arrivare nel calcio italiano. Era con la Nazionale giovanile e Passarella mi disse che mi voleva l'Inter. Dovetti cambiare vita, mi chiedevo se fossi pronto per questa esperienza, avevo dubbi ma volevo cogliere questa opportunità. La cosa più importante è ciò che lasci come persona, al successo non si arriva da soli."
"Sono uno che crede nel lavoro e questo paga sempre. Non potevo andare via senza prima aver dato una grande gioia come quella di Madrid ai tifosi. Gli anni con Mourinho sono stati i più gratificanti". Interrogato sulla famosa maglietta gettata da Balotelli risponde: "Fu un gesto spiacevole. Gli abbiamo detto che era un momento della stagione importante. E' un gesto che un tifoso non può accettare".
Infine Zanetti commenta i tanti avversari e compagni che ha avuto nella sua carriera:
Juventus o Milan? "Grande rispetto per entrambe"
Messi o Maradona? "Messi è il migliore al mondo. Quando l'ho dovuto marcare ho pensato di essermi giocato la finale. Maradona ha dato tanto alla nostra Nazionale, è una fortuna che siano entrambi argentini" Ronaldo o Cambiasso? "Ronaldo un fenomeno, tu andavi da una parte e la palla dall'altra. Il "Cucho" è un amico, scelgo lui"
Maldini o Totti? "Ho sempre ammirato la professionalità di Paolo, siamo amici. Spero che Totti chiuda la carriera al meglio"
Chiude con un giudizio sulla notte di Madrid: "Uno dei momenti più belli della mia vita"