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VIDEO Zanetti: 'I nuovi non onorano la maglia'
ESPANSIONE IN ASIA - "In Cina c’è una passione indescrivibile, un entusiasmo contagioso. All’aeroporto ho visto migliaia di bambini con addosso la maglia dell’Inter, aspettavano me. E pensare che erano le cinque del mattino. Mi hanno commosso perché mi hanno accolto da ambasciatore del calcio, ho svolto la mia buona carriera e adesso raccolgo quanto di buono ho fatto".
CHAMPIONS - “Non so quanto avrei pagato per esserci. Ogni volta che si avvicina la data della finale mi torna in mente quella del 2010, le facce, le tensioni, anche gli odori. non giocheranno né Inter né Milan, ma sarà ugualmente un grande spettacolo. Io porterò la coppa in campo insieme ad un altra leggenda del calcio: Paolo Maldini. Il Meazza sarà prontissimo, anche perché Milano non fallisce certi appuntamenti e sarà una finale fantastica, Milano stupirà il mondo. Poi lo stadio diventerà ancora più bello. Avanti insieme, con il Milan".
CI VUOLE RISPETTO - "Cosa c’era in quella squadra che non c’è in questa? L’attaccamento alla maglia, l’idea di giocare in un gruppo e non singolarmente. Non c’è bisogno che io faccia nomi, ognuno sa come si è comportato nel corso della stagione, non occorre che glielo ricordi Zanetti. Il problema principale sono i nuovi arrivati, perché chi viene a giocare nell’Inter deve come prima cosa rispettare la maglia. Questo è il primo passo per entrare nel cuore dei tifosi, il modo più semplice per mostrare rispetto. Quest’anno non ci sarà nessuna rivoluzione, un po’ per il Fair play e un po’ perché abbiamo una base solida da cui ripartire. Mancini? Con lui non ci sono mai stati problemi, l’Inter ha in mente un grande progetto di crescita e lui ne fa parte”.
