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Zanetti: 'Amo l'Inter dal primo giorno'. E Moratti svela un retroscena di mercato
SULLA HALL OF FAME - "L'ingresso nella Hall Of Fame dell'Inter per me ha un grandissimo significato ed è una grandissima emozione. Essere con Giacinto Facchetti che dal primo giorno mi ha aspettato per la mia presentazione, mi ha fatto capire cosa voleva dire difendere la maglia dell'Inter, e con 'Lo Zio' Bergomi, che mi ha dato la fascia... Mi vengono in mente anche Picchi, Samuel, Cordoba, tanti difensori che hanno scritto pagine di storia di questa società. Essere il primo ad entrarci è un risultato importante. Non potrei chiedere di più. E' ancora una volta la dimostrazione dell'affetto della gente. Essere interista vuol dire onore, fierezza per la propria maglia e io posso dire che mi sono innamorato dell'Inter non dopo una vittoria, bensì dopo una sofferenza. Ecco per me già questo è un valore unico. E' una storia di amore fantastica che non finirà mai perché porterò l'Inter nel mio cuore sino all'ultimo giorno della mia vita".
PARLA MORATTI - "Erano andate in Argentina un gruppo di persone per cercare un centravanti e avevo segnalato una partita dell'Under 21 della Albiceleste. In questa cassetta Zanetti era spettacoloso. Insistetti sul fatto che comprassero Zanetti, e solamente dopo di continuare la ricerca dell'attaccante. Javier fu una scelta molto voluta. Ricordo che sul rush finale della trattativa mi chiamarono e mi chiesero se fossi proprio sicuro di prendere un terzino. Io svegliai mio figlio Angelo Mario e gli dissi: "Senti, guardiamoci ancora la cassetta cinque minuti e poi vediamo per avere la certezza definitiva. Ci bastò un minuto per definire Javier "fantastico". Richiamammo subito per dire: "Prendetelo, senza dubbio"".