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    Zamparini: 'Avrei dato Dybala a Berlusconi che voleva Conte, Mihajlovic gliel'ho consigliato io. Del Milan temo solo Balotelli'

    Zamparini: 'Avrei dato Dybala a Berlusconi che voleva Conte, Mihajlovic gliel'ho consigliato io. Del Milan temo solo Balotelli'

    Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Avrei preferito incontrare il Milan alla prima giornata di campionato, ora è troppo arrabbiato dopo aver perso male il derby con l'Inter. Nonostante Balotelli abbia dimostrato subito quanto vale, è l'unico che può fare la differenza con una giocata. Speriamo dalla prossima partita". 

    "Mihajlovic ha personalità e ambizione per dare un'identità alla squadra. Berlusconi pensava a Conte, ma il serbo era l'unico sulla piazza con le caratteristiche giuste per rilanciare i rossoneri. Ha bisogno di tempo, anche alla Samp ha impiegato i primi mesi per dare una fisionomia ai blucerchiati. Il meglio è arrivato nella seconda stagione, comunque sono in credito. Visto che ho speso una buona parola per lui, stasera spero non mi affondi. E poi l’anno scorso alla Favorita la Samp pareggiò in extremis in maniera fortunosa, mentre a Marassi vinse con una rete irregolare. Comunque contro di lui noi giochiamo sempre bene". 

    "Fosse stato per me, Dybala sarebbe andato al Milan, invece ha preferito la Juve. Dove non è ancora titolare? Visto Manchester, forse è giusto così: anche perché hanno segnato Mandzukic e Morata. Nei grandi club funziona così, la scelta del ragazzo è stata coraggiosa: il tempo gli darà ragione. Dico solo che nel Milan oggi sarebbe la prima scelta. Sinisa stravede per lui, quando lo vide la prima volta disse: Ma nel Palermo gioca Messi?". 

    "I nostri singoli li conoscete: Vazquez su tutti, in attesa che Gilardino trovi la forma migliore. Iachini ha plasmato un Palermo strutturato che in velocità diventa temibile. Siamo una squadra tosta e i nostri giovani sorprenderanno anche quest’anno. Punto molto sugli svedesi Quaison e Hiljemark come sul serbo Djurdjevic". 

    "Iachini rinnova il contratto o no? Se non parlo con i giornalisti su come deve giocare la mia squadra, vuol dire che l’intesa con il tecnico è perfetta. Mi sfogavo solo quando non c’era dialogo. È bravo, mi auguro rimanga in rosanero per 10 anni. Ho l’opzione per rinnovargli il contratto in qualsiasi momento, conto di farlo al più presto. Magari con un nuova prelazione. Per rispetto alla mia età è bene che a fine anno mi faccia da parte. Cerco un acquirente che dia un futuro al Palermo. Non ho bisogno di soldi, ma voglio garanzie per il club. Semmai posso dare una mano da presidente onorario". 

    "La Juve è sempre la più attrezzata per lo Scudetto, anche se Allegri quest'anno ha bisogno di tempo per dare un gioco a una squadra che ha cambiato troppi uomini. E l’impronta di Conte è lontana... È importante la svolta di martedì: a Manchester è nata la Juve di Allegri. La Roma mi convince sino ad un certo punto e quel furbacchione di Mancini è partito benissimo anche se l’Inter non è ancora una squadra. L'addio a Fassone è nella logica di chi, come Thohir, vuole puntare sui propri uomini, all’estero si usa così: solo in Italia non gettiamo a mare nessuno. Non dobbiamo aver paura di perdere la nostra identità. L’Inghilterra dimostra che l’arrivo dei nuovi investitori porta denari e idee fresche. I dollari non hanno nazionalità". 

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