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    Zamparini: tregua armata con Corini, Palermo nei guai con le banche

    Zamparini: tregua armata con Corini, Palermo nei guai con le banche

    Tregua armata e a tempo tra allenatore e presidente del Palermo. Corini ha deciso di non dimettersi perché ha ricevuto la fiducia della squadra, che si è schierata interamente al suo fianco. Nonostante il "malessere nei confronti dello staff tecnico" ammesso dal vicepresidente Miccichè durante la presentazione dell'attaccante svedese Silva, Zamparini va avanti lo stesso con Corini. Anche perché non ci sono alternative dopo il no di De Zerbi: in caso di esonero, bisognrebbe pagare un altro allenatore. E in questo momento non ci sono soldi nemmeno per le spese correnti. 

    Come si legge su Tuttosport, dopo il blocco del fido da parte di Unicredit per il caso Dybala-Mascardi, ieri Zamparini ha rivelato un pignoramento di 200 mila euro sui conti del Palermo da parte di Riscossione Sicilia. "È stato effettuato un pignoramento - scrive Zamparini in una lettera pubblicata sul sito ufficiale - per un contenzioso relativo agli anni 93/94, ereditato dalla gestione Sensi, contenzioso che i miei commercialisti mi dicono scaduto nei termini e perciò pretestuoso e non dovuto. Ma questo ha poca importanza: ha importanza che un pignoramento presso una banca provoca una totale segnalazione sul sistema con danni notevoli per la gestione societaria e di immagine. Il tutto nei confronti di una società che è uno dei maggiori contribuenti delle entrate fiscali della regione Sicilia". 

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