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Yoshida: 'Prima la salvezza della Sampdoria. Futuro? Troppo presto per parlarne'
Proprio il video in cui parla in genovese è uno dei temi dell'intervista: "Ancora non conosco il significato di ciò che ho detto nel video… Scherzi a parte, mi piace imparare cose nuove tra cui la lingua. Dopo sette anni nel Regno Unito, parlo inglese, ora penso all’italiano. Mi piacciono il cibo e la moda italiani da quando ero in patria. Manolo non mi aveva insegnato l’italiano, ma mi aiuta ogni volta. Il mio arrivo alla Samp? Ho avuto poche ore per decidere. Avevo sentito Manolo, e dopo la firma pure Gastón. Rimanere? Troppo presto per parlarne. Sono venuto qui per sfruttare questa opportunità e far rimanere la Samp in A. Prima raggiungiamo l’obiettivo".
Perchè ha scelto l'Italia? "All’inizio non ci credevo. Volevo giocare e la Samp mi ha dato una possibilità. Avevo lavorato quattro anni con Zaccheroni nella nazionale giapponese. Mi ha sempre detto: “Puoi avere successo in Italia”. Probabilmente quella frase mi è rimasta in testa. Lockdown? L’Italia era messa peggio e il Regno Unito ha seguito l’Italia, ma ora là è più complicata la situazione. Tuttavia la risposta economica del governo britannico è stata fantastica. Sul fronte del calcio riprenderà tutto ma solo dopo la nostra messa in sicurezza. Penso che la decisione di Paesi Bassi e Francia sia stata presa troppo presto, ma serve cautela".
Alla Samp invece Yoshida ha trovato Ranieri, una coincidenza che il difensore reputa piuttosto importante: "Aveva già lavorato con due giapponesi, per me - conclude - è un grande vantaggio".