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    Wolski: 'Stavo per andare alla Sampdoria, poi la Fiorentina...'

    Wolski: 'Stavo per andare alla Sampdoria, poi la Fiorentina...'

    Il centrocampista della Fiorentina Rafal Wolski è stato intervistato dal quotidiano polacco Przeglad Sportowy. 'Dopo la panchina in Coppa Italia contro l'Udinese ero un po' deluso, speravo di giocare qualche minuto, ma penso che Montella mi voglia impiegare contro avversari un po' meno impegnativi - ha affermato il giocatore viola -. D'altra parte in questo momento la squadra sta lottando per la Champions League e la Coppa Italia, e c'è tanta pressione. Spero nelle prossime partite di dimostrare che la rete contro l'Atalanta non è stata solo una coincidenza. Io da quel momento sento che qualcosa è cambiato, e che posso giocare di più. Tutti hanno speso belle parole nei miei confronti, lo stesso Montella mi ha elogiato pubblicamente durante una conferenza stampa, ed è stato bello sentire tutti questi commenti positivi. Ho sentito anche dei paragoni con Roberto Baggio, ma naturalmente vanno presi con le molle. Sembrava quasi che avessi segnato un gol in finale... Del resto il lavoro, paziente e sistematico, dà sempre risultati. Io non sono il tipo di persona che salta sul tavolo e dice ai compagni tutto quello che devono fare. Ho vissuto il mio corso: palestra, allenamento, cibo, riposo. Ho studiato intensamente l'italiano, in ogni mio momento libero. Incontravo l'insegnante tre-quattro volte alla settimana, e la conoscenza della vita italiana è diventata più facile per me. Ora non ci sono più barriere. Tutto quello che posso fare lo faccio, e non ho nessun problema con il gruppo. In generale sto bene alla Fiorentina'.

    Wolski, tuttavia, fino a dicembre non ha vissuto momenti particolarmente felici in Toscana. 'Dopo tutto quel tempo senza giocare era dura rimanere in forma e non sentirmi frustrato - ha ricordato il polacco -. Cominciavo ad avere dei dubbi, spesso mi allenavo con la testa china. Pensavo che comunque mi fossi presentato non avrei giocato in campionato, e a me non piace rinunciare. A denti stretti ho iniziato ad andare in palestra dopo l'allenamento, e questo ha portato risultati. All'inizio è stata dura in Italia: non conoscevo la lingua ed era difficile andare d'accordo con gli altri. A gennaio con la Sampdoria era quasi tutto fatto, il club blucerchiato era praticamente diventato proprietario del 50% del mio cartellino. Anche con me l'accordo era stato raggiunto, finalmente avrei potuto giocare. All'ultimo minuto però la Fiorentina ha bloccato il trasferimento. Non so perché, nessuno me lo ha spiegato'.

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