E' stato il caso di mercato dell'ultimo giorno di trattative e la discussione sulle modalità che hanno portato al mancato trasferimento del centrocampista belga Axel Witsel alla Juventus prosegue. Il club russo, che ha tentato invano di rinnovare il contratto in scadenza a giugno dell'ex Benfica, non ha gradito e per ripicca ha fatto di tutto per ostacolare l'affare, con l'invio del documento necessario per renderlo effettivo (il famigerato TMS) arrivato fuori tempo massimo. Ma la dirigenza dello Zenit non ci sta a passare per colpevole e il dg Maxim Mitrofanov ha dichiarato: "La colpa è del giocatore: prima non voleva partire, poi sì, poi no e poi due giorni prima che chiudesse il mercato sì di nuovo. Stavamo cercando un sostituto (Samaris del Benfica, ndr) ma non abbiamo fatto in tempo".
WITSEL NON CI STA - Una versione ovviamente respinta da Witsel (che ieri su Twitter aveva scritto: "Più lunga è l'attesa, più grande la ricompensa"), che aveva raggiunto Torino nella serata del 30 agosto per poi svolgere le visite di rito con la Juve e attendendo un via libera mai arrivato dalla sede del club bianconero. Ecco le sue parole riportate da rtbf.be dal ritiro del Belgio: "E' un peccato, avevo già superato le visite mediche e mi vedevo alla Juventus. Il club bianconero ha fatto di tutto per acquistarmi, ma lo Zenit non ha accettato 25 milioni di euro, nonostante io abbia solo un altro anno di contratto. Io alla Juve il prossimo anno? No, non ancora. Ho un contratto che deve terminare, quando scadrà inizierò a valutare il mio futuro". Il giocatore ha da tempo l'accordo economico con la Juventus, che potrebbe fare anche un tentativo il prossimo gennaio per assicurarselo a cifre contenute ma andrà superato ancora una volta il muro dello Zenit, tutt'altro che intenzionato a fare sconti.