Willy Monteiro, le prime testimonianze: 'Ucciso da un colpo di karate'
Arrivano le prime testimoniante da parte degli amici presenti all’assassinio di Willy Monteiro, come riferisce l’edizione odierna di Repubblica. Il ragazzo è stato ucciso da quattro giovani di Artena, tutti italiani. Il primo testimone a parlare è un compagno di scuola del ventunenne ed è il ragazzo che Willy ha cercato di difendere, per il quale ha perso la vita. “Mi stavano picchiando” racconta “Willy ha cercato di mettere pace, ma hanno iniziato a picchiarlo in quattro”.
Colpito alla pancia e steso a terra, Willy ha tentato di rialzarsi, ma uno dei quattro giovani non gliene ha dato il tempo: con un pugno in testa, la vittima è finita di nuovo al tappeto. Ci hanno messo venti minuti per ucciderlo ma, nemmeno per un secondo, hanno pensato di fermarsi. Parla anche un amico e coetaneo del giovane extracomunitario: “Lì nel giardino era buio, non si vedeva bene il volto, ma quel colpo l’ho visto bene”. Lo descrive come un vero e proprio colpo di karate, sferrato durante massacro. Si pensa che siano stati proprio questi due colpi, gli ultimi, a costare la vita al giovane di Paliano. Ma sarà l’autopsia a confermare tale teoria.
Willy Monteiro non era solo, ad aiutare il giovane in difficoltà c’erano anche altri tre ragazzi, che però non avranno conseguenze gravi dall’accaduto. Raccontano dei quattro assassini, dicono di conoscerli bene e promettono ai genitori della vittima le loro testimonianze, per rendere giustizia all’amico morto da pochi giorni. Si parla già di omicidio volontario e preterintenzionale, alcuni gridano al razzismo. A condurre l’inchiesta è una squadra di carabinieri di Colleferro. Tra i moventi sembra esserci un like messo sulla foto di una ragazza. Sono le tre di domenica mattina quando la moglie del comandante di Colleferro sente urlare ed è lei ad avvertire il marito. Quando l’uomo arriva sul posto, Willy Monteiro è ancora cosciente e tutti gli altri sono scioccati dall’accaduto. Gli assassini vengono fermati due ore dopo, mentre Willy smette di respirare in ospedale.
Colpito alla pancia e steso a terra, Willy ha tentato di rialzarsi, ma uno dei quattro giovani non gliene ha dato il tempo: con un pugno in testa, la vittima è finita di nuovo al tappeto. Ci hanno messo venti minuti per ucciderlo ma, nemmeno per un secondo, hanno pensato di fermarsi. Parla anche un amico e coetaneo del giovane extracomunitario: “Lì nel giardino era buio, non si vedeva bene il volto, ma quel colpo l’ho visto bene”. Lo descrive come un vero e proprio colpo di karate, sferrato durante massacro. Si pensa che siano stati proprio questi due colpi, gli ultimi, a costare la vita al giovane di Paliano. Ma sarà l’autopsia a confermare tale teoria.
Willy Monteiro non era solo, ad aiutare il giovane in difficoltà c’erano anche altri tre ragazzi, che però non avranno conseguenze gravi dall’accaduto. Raccontano dei quattro assassini, dicono di conoscerli bene e promettono ai genitori della vittima le loro testimonianze, per rendere giustizia all’amico morto da pochi giorni. Si parla già di omicidio volontario e preterintenzionale, alcuni gridano al razzismo. A condurre l’inchiesta è una squadra di carabinieri di Colleferro. Tra i moventi sembra esserci un like messo sulla foto di una ragazza. Sono le tre di domenica mattina quando la moglie del comandante di Colleferro sente urlare ed è lei ad avvertire il marito. Quando l’uomo arriva sul posto, Willy Monteiro è ancora cosciente e tutti gli altri sono scioccati dall’accaduto. Gli assassini vengono fermati due ore dopo, mentre Willy smette di respirare in ospedale.