West Ham: i tifosi dicono 'no' a Barton
BORDERLINE - E' un personaggio complicato, che divide, Joey Barton: 15 anni di carriera tra Manchester City, Newcastle United e QPR, con una parentesi a Marsiglia, dove ha giocato una stagione con l'OM, prima di tornare a Loftus Road. E i litigi e i colpi di testa sono il suo triste marchio di fabbrica: insulti a Thiago Silva ("è una donna grassa"), a Zlatan Ibrahimovic ("ha un grosso fottuto naso"), a Carlitos Tevez ("è andato in Argentina a giocare a golf") insulti su twitter e addirittura minacce di morte ricevute mentre giocava al Marsiglia sono all'ordine del giorno per un giocatore considerato "borderline" in Inghilterra, al limite.
LA PIAZZA DECIDE - Un centrocampista di grinta e fatica, capitano del QPR, tristemente famoso per le risse in campo, il pugno al compagno di squadra al City Dabo, il calcio ad Aguero dopo essere stato espulso nella partita decisiva per la salvezza del QPR sempre contro il City. Nonostante questo, i suoi tifosi lo apprezzavano, non quelli del West Ham: le avvisaglie del mancato trasferimento ai Claret & Blue erano state già date quando David Sullivan, il figlio di uno dei coproprietari del West Ham e presidente di un fan club giovanile ufficiale della squadra, aveva smentito le visite mediche. Come per altri trasferimenti, i tifosi sono risultati decisivi: quelli della Juventus, nel clima polemico del post Calciopoli, non hanno voluto l'arrivo di Dejan Stankovic dall'Inter, mentre gli stessi interisti si sono opposti allo scambio Guarin-Vucinic con i bianconeri. Intanto l'ex capitano del QPR deve cercare un'altra squadra: la porta del West Ham rimane chiusa per lui.
A message to the West Ham fans... http://t.co/ISwHN51S1M pic.twitter.com/qdmzV9TI2n
— Joseph Barton (@Joey7Barton) 11 Agosto 2015