Weekend di gloria: El Matador Cavani riporta il Napoli indietro di 20 anni
Chi affronta il Napoli farebbe bene ad accendere un cero il giorno prima della partita e sperare che l'arbitro non conceda il recupero, perché il gol in extremis per gli uomini di Mazzarri sta diventando un vizietto, dolce per i tifosi partenopei, velenosissimo per gli avversari. Così sono arrivate le vittorie contro Palermo, Cagliari, Steaua Bucarest e a Genova contro la Samp, a due minuti dalla fine.
Walter Mazzarri non vuol sentir parlare di coincidenza fortunata. Il Napoli vince perchè vuole vincere a tutti i costi. Del resto un gol come quello che Edinson Cavani ha rifilato al Lecce domenica scorsa non può essere un caso. L’uruguaiano prende palla nella trequarti, dribbla tre avversari e tira un missile che si infila nell'angolino. Roba da standing ovation. L'ex Palermo è ora capocannoniere con 10 reti al pari di Di Natale, che però ha due rigori all'attivo.
Ancora una volta Palermo si conferma fucina di grandi fuoriclasse. Cavani, il cognome tradisce le origini italiane, è figlio d'arte. Il papà Luis conta anche qualche presenza in nazionale, il fratello maggiore Walter Guglielmone gioca in Azerbaigian. El Matador arriva a Palermo dal Danubio nel gennaio 2007. Ci vede bene l'allora ds Rino Foschi. In rosanero fatica all'inizio anche perché costretto a giocare da punta esterna, ruolo a lui non congeniale. La stagione peggiore è il 2007/2008: l'allora tecnico Francesco Guidolin scarta l'idea di giocare con il tridente e gli preferisce la coppa Amauri-Miccoli. A fine anno il suo bottino è di soli cinque gol.
La scorsa estate la cessione al Napoli con la formula di un prestito oneroso per 5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 12 milioni (pagabili in quattro anni). Costo totale del cartellino, 17 milioni. Il resto è storia dei giorni nostri. Lui segna con continuità anche perché finalmente gioca dove vuole e fa volare il Napoli al secondo posto. Dopo ogni rete lo sguardo rivolto al cielo, alla maniera di Kakà, al quale è legato dalla comune religione. Anche Cavani è infatti un 'Atleta di Cristo'. A lui non appartengono le bizze di Lavezzi e di Maradona: la sua vita è tutta calcio, Dio e famiglia: dal 2007 è sposato con Maria Soledad da cui ha avuto un bambino.
Tra Cavani e i tifosi è già amore. L'uruguayano ringrazia: "Ormai mi sento napoletano".
Dopo il Pibe de Oro la città di Napoli vuole tornare a sognare e Cavani può essere l'uomo giusto.