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Wall Street mette gli occhi sul Trastevere Calcio per farlo diventare un grande club
Allora è vero, come conferma all'Ansa il presidente del Trastevere Pierluigi Betturri: fondi d'investimento statunitensi hanno messo gli occhi sul terzo club calcistico della capitale, il cui solo nome è già un brand che attira, e presenta possibilità di sviluppo che potrebbero portare questo club ben al di là della serie D in cui milita attualmente (nei primi posti del girone E). Intanto il Trastevere in questa stagione è stato ammesso alla Coppa Italia dei 'grandi', quella che ha ripreso in questi giorni con l'entrata in scena delle big di Serie A, venendo eliminato al primo turno dal Bari.
"Il broker di Miami di cui si è parlato - dice ancora Betturri -, conferma questo innamoramento 'a stelle e strisce' per la squadra del nostro Rione. Ma qualcuno, impropriamente, definisce il Trastevere come una società che "presenta limiti" nella crescita della base dei suoi tifosi. Affermazione, questa, lontana dalla realtà, se si considerano le dimensioni del bacino del Rione e della Città Metropolitana di Roma, che conta oltre 4 milioni e mezzo di abitanti".
Quindi c'è davvero la possibilità, grazie anche ai fondi Usa, di far diventare nel corso degli anni il Trastevere una realtà importante, approdando fra i professionisti (intesi non solo come serie C)? "Quello che non ritorna - il commento del presidente del club amaranto - è la quotazione riportata, da 1 a 10 milioni di dollari, che appare alquanto irrealistica, perché forse sufficiente al solo acquisto della coda del cavallo di Marco Aurelio, quella falsa, sita in piazza del Campidoglio".
"Non è certo proporzionata al valore del brand Trastevere - conclude Betturri -, e di una squadra con 112 anni di storia e con alle spalle il Rione più antico e famoso del mondo".