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Waldschmidt, insegnante mancato: la Germania ha il suo van Persie 'vegano'
E' IL SUO ANNO - E pensare che è quella del ragazzo nato a Siegen nel maggio 1996, fin qui, è stata una carriera in discesa più che in ascesa. Tante delusioni, poche soddisfazioni, raggruppate soprattutto nell'ultimo anno. Figlio di Wolfgang Waldschmidt, ex attaccante del Darmastadt degli anni '80, e di un insegnante di liceo (professione che avrebbe voluto intraprendere se non fosse diventato un calciatore), Luca entra nel settore giovanile dell'Eintracht Francoforte a 14 anni, ma nonostante un contratto da professionista firmato nel 2014, sul Meno non riesce a trovare spazio, scartato dai vari Schaaf, Veh e Kovac. Ad Amburgo, dove nel 2016 sceglie di ripartire, le cose non vanno tanto meglio, Waldschimdt lascia il segno solo sul finire della stagione 2016/17, segnando il gol-salvezza contro il Wolfsburg. La musica cambia nel luglio 2018, quando accetta l'offerta del Friburgo. Nel Baden-Württemberg, con meno pressioni addosso, trova fiducia, continuità e soprattutto gol, 9 in 30 partite.
WALDSCHMIDT IL VEGANO - Seconda punta di piede sinistro, in grado di giocare da 9, Waldschmidt in patria viene paragonato a Kruse, anche se da sempre il suo idolo è Robin van Persie, attaccante olandese ex Feyenoord, Arsenal e Manchester United, che da poco ha scelto di ritirarsi. La crescita esponenziale nell'ultimo anno la deve a Christian Streich, il suo allenatore al Friburgo, e alla dieta vegana, alla quale si è avvicinato guardando "What the Health" su Netflix. Senza carne e latticini si sente più leggero, fisicamente e mentalmente. Uno status necessario, per scrivere la storia.