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    VXL, Borioni risponde: Inter ko, ma non è un verdetto, campionato imprevedibile

    VXL, Borioni risponde: Inter ko, ma non è un verdetto, campionato imprevedibile

    Destino Segnato - di Nwankwo riBau Kanu

    L'impressione che abbiamo avuto in questo girone di andata e' stata quella di una squadra col peggiore centrocampo o quasi della serie A. Qualitativamente impresentabile, gli altri davanti ai nostri palleggiano semore come fossero fenomeni. Fino quando Mancini non ha deciso di mettersi d'impegno per rovinare il giocattolo siamo riusciti comunque a tirare avanti. Una volta Jovetic una volta Icardi una volta Ljiajic una volta Perisic a turno risolvevano i problemi poi il tecnico si è messo ad imperversare col suo continuo delirio da onnipotenza.
    Nessuno si è accorto che quasi sempre nelle disfatte Nagatomo e' presente? Palermo, Napoli, Sassuolo solo per citarne qualcuna, lo scarpone giapponese sempre li. Palacio doveva essere pensionato ed invece rinnovo del contratto ed entra mentre Jovetic resta fuori. Scelte folli e sconcertanti. Analizziamo il mercato. In difesa arrivati Miranda e Murillo ok ma poi? Santon e non gioca, montoya e non gioca, Telles che deve essere veramente scarso se gli viene preferito Nagatomo. Centrocampo: comprato Melo, uno scandalo, Kondogbia che arranca. Attacco? Perisic fa il suo e anche Jovetic deve esser scarso visto che fa solo panchina. L'unico a salvarsi e' Ljiajic che è arrivato per puro sbaglio, l'obiettivo era quell'altro brocco di EDER. Mercato quindi deficitario, centrocampo vergognoso come poche volte nella nostra storia, difesa in cui sono presentabili solo 2 giocatori su 4. Ora è tempo di mercato, o arriverà un centrocampista che fa la differenza o arriveremo quinti.

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    Luca Borioni risponde: 


    Più che comprensibile l'amarezza di Nwanko riBau Kanu dopo l'inopinato passo falso dell'Inter che è costato ai nerazzurri il primato in classifica e il titolo, seppure platonico, di campione d'inverno oltre al beffardo aggancio della Juventus. Ma obiettivamente: chi avrebbe mai pronosticato in estate un'Inter davanti a tutti al termine del girone d'andata? Non si trattava di scarsa fiducia nei confronti del gruppo costruito sul mercato in base alle indicazioni di Mancini: piuttosto di considerazioni dettate dal caos delle stagioni precedenti che difficilmente sarebbe stato cancellato nel giro di metà stagione. Invece è accaduto il contrario, nel senso che l'Inter sconclusionata delle scorse annate ha lasciato il posto a una squadra concreta che finalmente ha trovato continuità di risultati. Questo è il dato più positivo, aldilà della sconfitta interna con il Sassuolo maturata nel recupero, su rigore e dopo una serie di occasioni gol messe in fila dai nerazzurri e non realizzate in buona parte per colpa della malasorte. L'Inter, la nuova Inter, resta una squadra solida che - fino ai passi falsi casalinghi contro Lazio e Sassuolo - aveva mostrato maggiore solidità tra tutte le contendenti allo scudetto pur con uno stile di gioco non apprezzato universalmente. Destino segnato quindi? Assolutamente no. Gli ultimi stop suonano ovviamente come campanello d'allarme ma, visti in un'ottica di crescita, sembrano episodi occasionali, legati allo stato di forma del gruppo, ultimamente meno brillante. In un campionato dove una crisi più o meno pesante l'hanno conosciuta tutte (Napoli e Juve in primis) l'Inter resta più che mai in corsa per il primato, come dimostra la classifica stessa. Questo campionato rimane imprevedibile.

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