Vucinic, quella volta che l'Inter...
Fuori uno. Jeremy Menez lascia la sua valle di lacrime e di musi lunghi per compiere il proprio ritorno in Francia, al Paris Saint Germain. Ancora un mistero il motivo della sua convocazione a Riscone, dal momento che il suo allontanamento era diventato un dato di fatto, con gli arrivi di Bojan, Lamela e la conferma di Borriello. Tanto valeva parcheggiarlo a Trigoria. A rimanere con la valigia in mano, dunque, è rimasto soltanto Mirko Vucinic. Anche lui in Alto Adige appare come un corpo estraneo alla squadra, tanto da farlo sembrare un nuovo acquisto: 'Vucinic sarà ceduto' ha dichiarato Walter Sabatini ieri in conferenza stampa. La scoperta dell'acqua, ma pur sempre una scoperta.
La propria doppietta realizzata contro il SudTirol è risuonata a Roma come un ultimo sberleffo ai tifosi. Il motivo? Si pensi all'ultima stagione. Mentre la squadra lottava per ottenere la qualificazione alla Champions League, il montenegrino si tirava indietro, travolto dai problemi personali (?). Quarantasei gol in centoquarantasette partite è poco per presumere di vivere di rendita. Il ds giallorosso, allora, ha abbassato le proprie pretese: il costo del cartellino è sceso dai 20 ai 18 milioni. Il procuratore Lucci è pronto per partire in Inghilterra: Vucinic vuole la Premier e sogna il Chelsea. Le società al momento interessate invece sono quattro: Manchester United, Arsenal, Tottenham (nelle settimane precedenti aveva già formalizzato un'offerta da 14 milioni di euro, ritenuta non idonea) e City.
L'Italia al momento sonnecchia: 'Un ipotetico discorso con la Juventus potrebbe essere aperto se si ponesse come controproposta Marchisio'. Questa frase pronunciata da Sabatini, onestamente, appare però più un tentativo di distrazione, piuttosto che una vera e propria apertura di mercato. L'altra ipotesi italiana è l'Inter. In realtà la società nerazzurra è ancora scottata da quanto accaduto lo scorso autunno, quando lo stesso Marco Branca si recò nella residenza romana del montenegrino per stipulare un accordo. La Roma, però, bloccò il trasferimento per non rinforzare una concorrente. Difficile si possa riaprire una trattativa nonostante gli interlocutori siano diversi. Qualche mese più tardi, poi quella stessa dirigenza si accordò con gli Spurs, ma in quell'occasione fu Ranieri a porre il veto. Oggi la situazione è cambiata. Vucinic può andare. La Roma ha compiuto una scelta. La linea è stata tracciata.