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    'Voglio uno stipendio normale': l'antidivo Kanté dice no a pagamenti offshore

    'Voglio uno stipendio normale': l'antidivo Kanté dice no a pagamenti offshore

    La normalità che sorprende quella di N’Golo Kanté. La normalità che stupisce, che fa rumore perché non vuole fare rumore. Generoso in campo, timido quando si tratta di festeggiare, felice quando c’è da faticare: una Premier col Leicester, una Premier col Chelsea, un Mondiale con la Francia. E ora? E ora il rifiuto di pagamenti offshore. 


    I FATTI - Il centrocampista di Maurizio Sarri, infatti, come riporta FotballLeaks, ha detto no a dei pagamenti off-shore per i suoi diritti d’immagine, rifiutando anche di ricevere parte del suo stipendio in un conto bancario sull’isola di Jersey. 


    I DETTAGLI -“N’Golo è inflessibile, vuole uno stipendio normale” è quello che c’era scritto in una mail inviata al Chelsea dal consulente fiscale del francese: “Dopo aver letto numerosi articoli di stampa sui diritti d'immagine e le indagini fiscali contro giocatori e club, N'Golo è sempre più preoccupato che l'assetto a lui proposto possa essere messo in discussione dalle autorità fiscali. N'Golo ha deciso di non voler correre rischi”. Come scrive Mediapart, nel 2016 venne fondata nel Jersey la NK Promotions, non si sa se dal Chelsea o dai parenti del calciatore, in un tentativo di pagare il 10% dei redditi del giocatore all’estero per evitare le tasse. Niente da fare, Kanté disse no, anche alle pressioni dell’avvocato, che spingeva per queste soluzioni. La normalità. Sorprendente. 

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