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Cori contro Vlahovic, Gasperini minimizza: 'Non è razzismo, sono insulti personali'
'Sei uno zingaro'. È uno dei cori di matrice razziale dei quali è stato vittima quest'oggi Dusan Vlahovic nel corso di Atalanta-Juventus, gara vinta per 2-0 proprio dai bianconeri al Gewiss Stadium. Non una prima volta allo stadio di Bergamo per l'ex Fiorentina, già vittima di insulti in occasione di una sfida giocata ai tempi dell'avventura in maglia viola.
Sull'accaduto Massimiliano Allegri, tecnico della Vecchia Signora, ha preferito non infierire "Purtroppo quei momenti sono brutti, non vanno bene e vanno combattuti senza dare troppo peso all'accaduto. I ragazzi sono stati bravi a livello mentale", mentre Gasperini si è esposto maggiormente: le dichiarazioni dell'allenatore degli orobici faranno sicuramente discutere.
"Nell'Atalanta gioca Pasalic, Djimsiti, ha giocato Ilicic, Sutalo e tanti giocatori di quell'etnia e bisogna differenziare le cose: a volte ci sono insulti per altre cose, il razzismo è una cosa molto seria e non va confuso - le parole di Gasperini a Sky Sport -. L'insulto è anche quando dicono figlio di put***a o pezzo di me**a. Il razzismo sarebbe indirizzato a tanti calciatori che sono qui, invece non è così".
Sul tema Gasperini ha proseguito anche ai microfoni di Dazn: "Non tutto è razzismo, a volte sono anche cose individuali. Credo sia più maleducazione che razzismo. Se fosse razzismo sarebbero insultati anche Pasalic perché va a colpire tutta l’etnia. Spesso negli stadi si assiste a diversi insulti: tendo a pensarla così perché il razzismo è una cosa molto grave, molto peggiore che coinvolge più persone. Purtroppo sono cori maleducati rivolti a un giocatore. Io sono d’accordo che il razzismo va combattuto ma non va confuso, se continuiamo a fare di tutta l’erba un fascio allora siamo tutti razzisti. Naturalmente mi dissocio".