Redazione Calciomercato
Vlahovic o Kean? Non c'è paragone e la Juventus l'ha regalato. Thuram sembra Rabiot e punta Pogba
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Nelle pagelle di fine gara si parte con Di Gregorio che non convince solo sul gol di Kean: si tuffa all’indietro. Savona abbastanza impalpabile anche se per Motta resta intoccabile. Gatti duella sempre furibondo, Kalulu si preoccupa di coprire McKennie che lì a sinistra interpreta la fase difensiva con troppa leggerezza. Locatelli in orizzontale e Thuram in verticale sono le parole crociate bianconere per dialogare con intelligenza a centrocampo, dove Koopmeiners trova le solite difficoltà di posizione alle spalle di un deludente Vlahovic. La sorpresa Mbangula fa rimpiangere il miglior Yildiz, cioè non quello che si intravede in campo nell’ultimo quarto d’ora. La certezza Conceicao si conferma accentratore di gioco nella periferia della fascia destra, mentre alla fine il rientrante Cambiaso scivola a sinistra offrendo alla Viola le combinazioni per arrivare al pari di Sottil.
Nella Fiorentina ecco De Gea potente, Dodò sufficiente, Comuzzo prestante e Ranieri energico. Parisi limita egregiamente Conceicao. Adli e Cataldi si notano a centrocampo, sempre presenti ma assenti nelle imbucate decisive di Thuram. Invece deludono due su tre alle spalle di Kean (sontuoso): Sottil se la cava, Gudmundsson è deludente e Colpani perfino irritante.
A proposito di Kean e del confronto a distanza con Vlahovic… Ecco, i punti sospensivi dicono già tutto: in questa partita e finora in questo campionato, tra i due non c’è paragone. Stravince Moise Kean, che la Juve in estate ha “regalato” per una quindicina di milioni. Oggi vale almeno il triplo.
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Facile parlare ora, quest’estate sembrava un gean colpo cedere Kean a 18 milioni. Soprattutto per...