Vlahovic dopo Chiesa: i due affari collegati che 'fanno felice' pure la Fiorentina
Dopo Federico Chiesa, Dusan Vlahovic. L'asse di mercato tra Fiorentina e Juventus è pronto a rinnovarsi con un'altra clamorosa operazione di mercato che potrebbe portare alla corte di Massimiliano Allegri il miglior centravanti della Serie A. A distanza di un anno e mezzo dall'arrivo dell'esterno della Nazionale, il club bianconero si appresta a pescare di nuovo da Rocco Commisso e le due vicende possono apparire in qualche modo collegate. La prossima estate infatti, la Vecchia Signora potrebbe trovarsi nella condizione di dover esercitare il diritto di riscatto per Chiesa al verificarsi di determinati presupposti, su tutti quella qualificazione alla prossima Champions League, da raggiungere anche senza uno dei suoi migliori calciatori.
CHAMPIONS FONDAMENTALE - Nelle valutazioni fatte dalla dirigenza bianconera per imprimere un'accelerazione sul fronte Vlahovic, ha indubbiamente giocato un ruolo importante la gravità dell'infortunio subito dal numero 22 juventino, costretto ad uno stop non inferiore ai 7 mesi. Il rischio di non riuscire a coronare l'inseguimento all'obiettivo minimo del quarto posto ha evidenziato l'esigenza di acquistare quel tipo di calciatore che possa colmare le lacune offensive della formazione di Allegri. Traguardo fondamentale la partecipazione alla prossima Champions tanto da un punto di vista sportivo quanto economico e, in questa ottica, anche la Fiorentina potrebbe avere l'interesse a "fare il tifo" per questo scenario.
Gli eventuali 70 milioni per Vlahovic, i 40 garantiti dal riscatto di Chiesa (che informalmente le due società avrebbero concordato a prescindere con una sorta di gentlemen agreement) porterebbero in un colpo solo 110 milioni di euro mal contati nelle casse di Commisso, che non a caso ha iniziato a muoversi con largo anticipo per rinforzare adeguatamente la squadra. Le operazioni già concluse con gli arrivi di Ikoné e Piatek, la trattativa in piedi col Basilea per Cabral, sono la dimostrazione fattiva che il sempre più avviato doppio affare sull'asse Firenze-Torino stia già producendo i suoi primi effetti. Un altro affare destinato ad infiammare la tifoseria Fiorentina, ma che verosimilmente fa comodo a tutti.
CHAMPIONS FONDAMENTALE - Nelle valutazioni fatte dalla dirigenza bianconera per imprimere un'accelerazione sul fronte Vlahovic, ha indubbiamente giocato un ruolo importante la gravità dell'infortunio subito dal numero 22 juventino, costretto ad uno stop non inferiore ai 7 mesi. Il rischio di non riuscire a coronare l'inseguimento all'obiettivo minimo del quarto posto ha evidenziato l'esigenza di acquistare quel tipo di calciatore che possa colmare le lacune offensive della formazione di Allegri. Traguardo fondamentale la partecipazione alla prossima Champions tanto da un punto di vista sportivo quanto economico e, in questa ottica, anche la Fiorentina potrebbe avere l'interesse a "fare il tifo" per questo scenario.
Gli eventuali 70 milioni per Vlahovic, i 40 garantiti dal riscatto di Chiesa (che informalmente le due società avrebbero concordato a prescindere con una sorta di gentlemen agreement) porterebbero in un colpo solo 110 milioni di euro mal contati nelle casse di Commisso, che non a caso ha iniziato a muoversi con largo anticipo per rinforzare adeguatamente la squadra. Le operazioni già concluse con gli arrivi di Ikoné e Piatek, la trattativa in piedi col Basilea per Cabral, sono la dimostrazione fattiva che il sempre più avviato doppio affare sull'asse Firenze-Torino stia già producendo i suoi primi effetti. Un altro affare destinato ad infiammare la tifoseria Fiorentina, ma che verosimilmente fa comodo a tutti.