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Vlahovic a caccia del primo gol dell'ex, la Juve punta tutto su di lui
IL PRESCELTO – La Juve è un'altra cosa, Max Allegri lo ripete di continuo, lui se n'è accorto subito. Non è per i numeri che verrà giudicato, almeno non in questi mesi di transizione verso la prossima stagione. Quelli salgono e scendono, è passato da un inizio col botto a una fase di crisi realizzativa da un gol in sei partite, per poi tornare a vestire il ruolo del salvatore bianconero con quei guizzi da rapace d'area di rigore. La Juve non è ancora riuscita a metterlo nelle condizioni di esaltarsi, viene servito poco e male, alla fine però Vlahovic sta dimostrando soprattutto nelle difficoltà di che pasta è fatto. Spiegando perché alla fine la Juve abbia deciso di puntare su di lui, cinque mesi dopo l'addio di Cristiano Ronaldo e cinque mesi prima quello di Paulo Dybala, pagando tutto quello che serviva pur di strapparlo alla Fiorentina e battere la concorrenza: un po' come capitato con Dejan Kulusevski nel gennaio 2020, alla fine la Juve pagherà più di quanto sia stato necessario per acquistare Erling Braut Haaland, prima dal Borussia Dortmund e ora dal Manchester City dove andrà in estate. Contro la Fiorentina sarà inevitabilmente lui ad avere tutti gli occhi puntati addosso, è Vlahovic l'uomo designato su cui costruire il progetto della Juve che verrà. Da ex poi gli occhi raddoppierranno. Ma lui, spaventato, non è mai sembrato. Semmai sono le motivazioni ad aumentare. A caccia di un'altra prima volta.