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    Vivo X Lei, Sabatini: niente anno di parcheggio per Pogba. Via per 100 milioni, la storia di Zidane insegna

    Vivo X Lei, Sabatini: niente anno di parcheggio per Pogba. Via per 100 milioni, la storia di Zidane insegna

    Paul Labile Pogba, ancora lui, sempre lui. 
    Del talento francese si parla in continuazione, qualsiasi rete sportiva televisiva, radiofonica e portale online ne ha parlato, più e più volte.
    Il calciomercato estivo è ormai alle porte e presto sapremo la verità sul futuro del ragazzo e di conseguenza della Juventus; due sono le possibilità: la partenza o il prosieguo tra le fila juventine.
    Marotta e Paratici negli ultimi anni si sono dimostrati dei dirigenti di assoluto livello, tant' è che il secondo è stato cercato da una società estera, una a caso, il PSG. Grazie a questi due personaggi i tifosi bianconeri possono dormire tranquilli, alla fine la scelta che prenderà una società forte come quella bianconera sarà la migliore per proseguire un cammino di livelli eccelsi, sia in campo nazionale che continentale.
    Ma torniamo a Pogba, l'elenco dei Club interessati mette paura; tutte le società più ricche hanno bussato alla porta di Mino Raiola (agente del francese) e della Juventus e ricevendo una risposta comune: Pogba costa 100 milioni.
    100 milioni, una cifra enorme anche per questi Club, una follia che restringe il gruppo di pretendenti. Il Financial Fair Play vigila e alcune società non potrebbero acquistare lo juventino senza cessioni importanti.
    Quindi PSG e Manchester City sembrano estromessi dalla "corsa" ma, con l'inserimento di qualche contropartita rimangono in "corsa", svantaggiate rispetto a Barcelona e Real Madrid, le due superpotenze spagnole ed europee.
    Perché sono in vantaggio le due spagnole? Perché sono tra le prime quattro d'Europa ma hanno soprattutto una storia importantissima alle spalle, una tradizione che City e PSG non possono vantare. Il numero 6 infatti ha come primo interesse la tradizione e la storia, comunque verrà ricoperto di oro dovunque andrà.
    Un fattore che può interessare molto la società juventina è il blocco del calciomercato catalano: i giocatori acquistati potranno indossare la "Camiseta Blaugrana" a partire dall'estate 2016; Pogba quindi resterebbe un'altro anno a Torino.
    L'asta è aperta.
    Con Pogba o senza Pogba la Juventus metterà a segno in ogni caso dei colpi per aumentare il livello della rosa, con il sorprendete cammino europeo l'appeal è aumentato e le casse saranno riempite.
    Nel caso della cessione, il budget per il calciomercato bianconero sarebbe faraonico come non succede da anni; gli introiti Champions più la cessione di Pogba porterebbero alle casse juventine più di 150 milioni, di cui sicuramente 100 saranno investiti nell'estate alle porte. Tantissimi soldi per la Juventus, sarebbe interessante vedere come M&P gestirebbero questo budget.
    Nel caso della permanenza del campione francese a Torino, la dirigenza dovrà completare la rosa per portarla al livello di Real Madrid, Barcelona e Bayern Monaco e puntare sempre più in alto, come quest'anno d'altronde.

    Paul Pogba, Zidane-Bis? di nicolas.m.zanella
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    (sab) caro Nicolas, la tua analisi è completa. Personalmente, credo che la Juventus valuterà con freddezza l'offerta. A 50 milioni (comunque un'enormità) Pogba resta bianconero, a 75 chissà, a 100 partenza immediata. Anche a rischio di scontentare i tifosi.
    Molti sostengono che l'offerta migliore sarebbe quella del Barcellona, disposto a lasciare il francese ancora un anno a Torino. Sulla carta, sì. Sul campo, non credo. Diventerebbe un anno di "parcheggio", di "prestito". Insomma, un'anomalia mai vista prima per un giocatore del livello e della quotazione di Pogba. Impossibile da gestire. In caso di infortunio, per esempio, i medici del Barça e quelli della Juve finirebbero per scontrarsi. Oppure, le scelte tecniche di Allegri sarebbero a rischio critica da Luis Enrique.
    Il futuro di Pogba si deciderà subito dopo la fine della stagione. Impensabile una soluzione "ponte". E le cifre sono quelle: a 50 non se ne parla, a 75 la Juve ci pensa, a 100 lo infiocchetta. Giusto? Non lo so. Ma la storia di Zidane insegna...

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