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Vivo x lei: la seconda vita di Masiello, in campo per l'Atalanta e per i poveri
ho letto che Andrea Masiello è tornato in campo con l'Atalanta dopo tre tre anni e tutto quello che gli è successo per le scommesse: lei che cosa ne pensa? E' giusto dargli un'altra possibilità? Io sono una fanatica del calcio e non perdono chi l'ha sporcato.
Giuliana, Roma
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Cara Giuliana,
sì, secondo me è giusto che Masiello abbia una seconda opportunità e l'Atalanta di Percassi ha fatto bene ad offrirgliela. Il giocatore è stato in carcere, ha patteggiato 22 mesi con la giustizia ordinaria e un risarcimento danni impiegato per costruire un campo di calcetto; ha scontato i 2 anni e 5 mesi di squalifica inflittigli dai tribunali della Federcalcio. Ha sbagliato e ha pagato. Ora tocca a lui. Ieri, a Firenze, è cominciata ufficialmente la sua seconda vita sportiva, dopo essere andato in panchina con il Cagliari la settimana precedente. Alle spalle, aveva tre settimane di allenamento con i compagni, a Zingonia, essendo stato rientegrato il 6 gennaio scorso. Masiello ha fornito una prova più che sufficiente, ma l'importante era ricominciare. Anche fuori dal campo. Masiello fa volontariato nella comunità Don Milani retta da Don Fausto Resimini, a Sorisole, un centro alle porte di Bergamo. Don Resmini è il cappellano del carcere di Bergamo e della Casa del Giovane, il college dei giovani atalantini. Masiello assisterà i giovani ospiti della Don Milani e servirà pasti ai poveri e agli emarginati che trovano rifugio nella stazione di Bergamo. Se è vero che solo chi cade può rialzarsi, Masiello si è rimesso in piedi. Buona vita.
x.j.
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(Foto tratta da bergamopost.it)