Vivo x lei, Jacobelli: Thohir, idee giuste per l'Inter e per il calcio italiano. Per questo in Lega gli faranno la guerra
sono Antonino Borrello, nato il 24 dicembre 1956 a Reggio Calabria ed ivi residente, da diversi anni registrato al sito da Lei diretto e presso il quale mi collego quotidianamente.
Mi permetto di inviarLe questa e-mail dopo aver letto, in data odierna, l'intervista della Gazzetta dello Sport all'attuale presidente dell'Inter, Erick Thohir: "Così cambio il calcio in tre anni".
Nel testo di quanto sopra citato, il presidente indonesiano ha rappresentato alcune sue idee per "migliorare e dare nuovo impulso al calcio italiano", e tra queste quella di giocare la prima partita di campionato a New York. Il punto è proprio questo: il calcio italiano è e deve restare solo italiano.
Il/i Thohir di turno o quei presidenti che vogliono la superlega europea o minacciano di iscrivere la propria squadra a qualche campionato estero devono essere bloccati nelle loro iniziative.
Il calcio italiano è intriso di grandi sofferenze, non alimentiamole facendolo diventare definitivamente un grande fenomeno da baraccone con l'unico obiettivo di incrementare sempre più l'interesse economico.
Noi tifosi, appassionati, sportivi, seguiamo con sacrifici il nostro sport preferito, in quanto i costi sono abbastanza alti e non vogliamo, credo e spero di interpretare l'opinione di moltissimi in Italia, che tali idee si realizzino. Come già detto in premessa, Le inoltre questo messaggio affinchè da calciomercato.com si levi alta la protesta contro tali idee e, contemporaneamente, che venga chiamata in causa la Lega calcio affinchè, faccia sentire a tal proposito, la propria voce in maniera ferma, decisa ed autorevole.
Gentilissimo Direttore, Le invio i più sinceri attestati di stima, con la certezza che la Sua sensibilità, come in tantissime altre occasioni precedenti, darà il Suo autorevole e competente contributo.
Antonino Borrello, Reggio Calabria
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Caro Antonino,
prima di tutto grazie per la considerazione e per la fedeltà con le quali gratifica calciomercato.com. Il nostro sito ha appena compiuto 18 anni stracciando ogni primato di traffico, anche grazie alla passione e all'interesse che i suoi amici quotidianamente gli dimostrano.
Come lei, ho letto con attenzione lo splendido reportage di Luca Taidelli, inviato della Gazzetta a Giacarta da dove, in due puntate, ha raccontato quali siano i progetti e le idee di Erick Thohir sia sull'Inter sia sul calcio italiano.
Mi permetto di dissentire dalla sua opinione, pur comprendendo la preoccupazione sul futuro del nostro calcio: io non credo affatto che Thohir abbia intenzione di iscrivere l'Inter ad un campionato straniero o di snaturarne la storia e la tradizione che, al contrario, nonostante sia arrivato da soli quattro mesi, mostra di apprezzare e rispettare.
Proporre di giocare a New York una partita della prima giornata di serie A, non significa svilirne l'importanza o, addirittura, affossarla. Mi pare che le finali di Supercoppa di Lega giocate a Pechino non abbiano intaccato l'importanza dell'evento. Ma, un conto è volare in Cina in agosto per un'iniziativa fine a se stessa, peraltro rimediando figuracce come in occasione della finale 2012 fra Juve e Napoli, un altro obbedire a un preciso disegno strategico. Scopo dichiarato: valorizzare al massimo sul mercato mondiale sia il marchio Internazionale sia il calcio tricolore. Sostiene Thohir: "La Serie A deve capire che per competere con gli altri grandi campionati europei serve un cambio di mentalità. Ad esempio è fondamentale che ci siano delle gare di cartello alle tre del pomeriggio sia il sabato sia la domenica.Quello è il prime time in Asia, un mercato fondamentale. Bisogna fare in fretta ad aprire gli occhi... Bisogna iniiare ad esportare ik calcio italiano, prendendo esempio dagloin sport americani. La Nba gioca incontri in Asia o in Europa, in questi giorni i Los Angeles Dodgers di baseball hanno disputato un match in Australia. Provate a immaginare che cosa sarebbe giocare una partita di campionato, non un'amichevole, a New York: magari il match di apertura del campionato". E ancora: "Una società sana deve partire da un concetto molto semplice, l'equilibrio fra costi e ricavi. Se incassi 100 milioni, non puoi spendere più di 50 milioni per il monte ingaggi dei giocatori che è una delle voci più pesanti per una società., anche per la tassazione che c'è nel vostro Paese. E sarebbe sbagliato pensare che se abbassi gli ingaggi, la squadra debbe per forza peggiorare. Conta il lavoro di squadra: dalla proprietà ai dirigenti, dallo staff tecnico ai giocatori. Ecco perchè ogni decisione deve essere collettiva...". Il presidente dell'Inter parla come un libro stampato. Dimostra di avere idee chiare e giuste per rilanciare l'Inter e il calcio italiano. Per questo, nella Lega dei dinosauri incollati alle poltrone, dove non cambia mai nulla, saranno in molti a fargli la guerra.
Basti pensare a come, in questi anni, non sia stato valorizzato il calcio italiano sul mercato televisivo internazionale; alla questione degli stadi che trova nella vergogna di Cagliari uno scandalo nazionale, contro il quale non risulta che né il consorzio dei club di A né la Federazione abbiano compiuto interventi decisivi; alla fuga degli spettatori dagli stadi; all'arroganza del sistema arbitrale che non ammette mai i propri errori e potremmo andare avanti a lungo. Thohir sappia che non è solo. E, se riuscirà a coalizzare attorno a sè i presidenti che hanno voglia di cambiare, il Sistema dovrà cambiare. Ma il cammino sarà lungo e costellato di ostacoli. Ecco perchè il presidente dell'Inter merita fin d'ora sia gli applausi sia il sostegno.
x.j.
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