Vivo x lei, Jacobelli: Tavecchio, Lotito, Ferrero e quelle battute impunite
che cosa pensa dell'infelice battuta di Ferrero su Thohir? Tifo Samp, ma me ne sono vergognato.
Blucerchiato da sempre
(Via Facebook)
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Caro Blucerchiato da sempre,
è proprio vero, non ci facciamo mai mancare niente. Prima Tavecchio e i mangiabanane. Poi Lotito, secondo il quale Marotta "con un occhio gioca a biliardo e con l'altro segna i punti". Adesso Ferrero: "E' ingiusto che Moratti venga trattato così da Thohir. Io gliel'avevo detto: caccia quel filippino".
E meno male che, secondo alcuni inquilini del Palazzo, il male del calcio sono i tifosi. Quelli da spennare o da criminalizzare, a seconda dei casi. Quelli senza i quali il Circo sarebbe già stato chiuso. Il guaio è che battute razziste e ignobili non soltanto hanno acquisito diritto di cittadinanza a livello di presidenti di club o addirittura di federazione. Il guaio è che queste battute in Italia rimangono impunite. Tavecchio l'ha sfangata perchè il procuratore federale Palazzi ha archiviato: per fortuna c'è l'Uefa, anche se sei mesi di squalifica europea per ciò che l'ex Numero Uno dei dilettanti aveva detto sui giocatori extracomunitari sono pochi.
Lotito ha fatto la sua ributtante sortita contro Marotta il 26 settembre scorso: sono passati un mese e un giorno, ma Palazzi ancora tace. Si vede che ha molto da fare. Male, perchè la settimana scorsa ci ha messo appena due giorni per deferire il Verona sugli inesistenti cori razzisti anti-Muntari, tant'è vero che la squalifica della Curva gialloblù è stata sospesa. Ferrero si è corretto due ore dopo: "Non volevo mancare di rispetto al signor Thohir, ai dirigenti dell'Inter e alla gente delle Filippine alla quale da sempre mi legano rapporti bellissimi". E' auspicabile che la gente delle Filippine da sempre sia legata a rapporti bellissimi con Ferrero.
