Vivo x Lei, Jacobelli risponde: Sanabria, Paredes, Marin, Berisha e gli altri. Così Sabatini costruisce la Roma del futuro
Dato che, come si è detto in piú occasioni, i club italiani ancora non possono competere con i grandi d'europa bisogna lavorare sui settori giovanili e sugli impianti.
Quello che mi è capitato di notare è che salvo casi particolari(pogba, keita) questi giovani faticano a imporsi nella massima serie, quando ci sono fior di stranieri non giovanissimi pescati da ogni dove che non sono certo superiori.
Si possono fare molti esempi di ragazzi con potenziale(magari non di diventare fenomeni ma titolari per una squadra di mezza classifica in a si) che non esplodono, vengono fatti giocare 1-2 partite e se non incidono spediti a calci nel sedere in panchina, un esempio è luca marrone da cui mi sarei aspettato un miglior presente, ma anche manolo gabbiadini. Sono ragazzi che poi visto il talento tornano a riaffacciarsi verso i 26 anni e fanno la differenza in queste medie realtà come è capitato a cerci
Dunque qual è il punto? L'importanza della serie b.
Nella liga le squadre hanno dei satelliti tra la serie b e la c, ultimamente anche i club italiani hanno capito(non tutti) che per questi talenti di 19-20 anni andare in prestito in serie a dove conta solo il risultato non frutta, per cui vengono mandati in serie b, dove con 24 squadre si gioca con più serenità e i ragazzi tornano alla base con un anno pieno di minuti e agonismo(verratti, immobile, insigne, florenzi e in dirittura di lancio bernardeschi, zappacosta, cataldi, verre)
A questo punto non sarebbe meglio per l'intero movimento tornare con una serie a di 18 squadre una serie b di 20 e una struttura che possa lanciarli prima senza doverli parcheggiare per forza? ------------------------------
Caro Alessandro,
è talmente vero ciò che afferma, da rendere ancora più esemplare il lavoro condotto da Walter Sabatini per la Roma durante l'ultima sessione del mercato. Basta fare alcuni nomi: Sanabria, Paredes, Radonjic, Golubovic, Vestenicky, Marin, Berisha, Abner. Il direttore sportivo ha letteralmente fatto incetta di alcuni fra i più promettenti giovani in circolazione fra il '94 e il '96 con il chiaro intento di gettare le basi della Roma 2015-2020.
Senza dimenticare l'esigenza di rafforzare ulteriormente l'organico attualmente a disposizione di Garcia, piazzando i colpi Nainggolan e Bastos. Dopodiché è evidente che, quando si hanno a disposizione talenti, bisogna credere in loro, anche quando, logicamente, il rendimento non è costante. E qui sta il punto. Troppi tecnici non hanno il coraggio o la forza di insistere con i giovani. E li bruciano.
x.j.
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