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Vivo X Lei, Borioni: sì a capitali stranieri nel calcio italiano!
Sono favorevole a proprietari stranieri,il nostro calcio ha bisogno di tornare ad alti livelli. Se nuovi imprenditori stranieri decidono di investire risorse nei club nostrani, può' solo velocizzare la risalita.Gli impianti, le società' , i club hanno bisogno di riorganizzarsi e ristrutturarsi per crescere. I casi di Inter e Roma, hanno fatto si che questi club tornassero ad alti livelli,per rendere ancora più' avvincente il campionato.
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Luca Borioni risponde:
Come osserva Alberto Maggi, credo che i capitali stranieri rappresentino una risorsa indispensabile per il calcio attuale. Se il palcoscenico calcistico ai più alti livelli - considerando l'ecosistema dei media digitali e delle tv - è entrato definitivamente in una dimensione internazionale, ecco che sembra logico aspirare all'insediamento di grandi investitori, da qualsiasi parte del mondo arrivino. Il calcio inglese però, e non solo quello, insegna che il calcio possiede un'identità legata a doppio filo alle tradizioni e alla storia dei singoli paesi e delle diverse città. Se un magnate americano o cinese, pur dotato di un potenziale economico, non rispetta questa cultura, rischia di ritrovarsi contro la piazza e così il business non funziona, o funziona male. Il caso della Roma dimostra che la proprietà americana, a piccoli passi, ha iniziato a cogliere il senso di queste sfumature (derby permettendo). Così come, forse, per quanto riguarda Thohir all'Inter. Aspettiamo però passi concreti. Ad esempio, specie nel caso della Roma, il nuovo stadio.
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