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Vivo X Lei, Borioni risponde: complotto Juve, la realtà supera la fantasia
Sette vittorie di fila, una rimonta che porta la Juventus da meno 11 a meno tre dalla vetta. E non scordiamo che, per questa rimonta, la Juventus ha dovuto affrontare un non disprezzabile dispendio di energie psicofisiche. Tanto che nell'ultima partita prima della sosta, abbiamo visto i chiari segni di un cedimento mentale, con il rischio della rimonta dal 3-1 al 3-3 da parte del Carpi.
Ma siamo sicuri che lo stradominio economico e politico della Juventus sia finito? Stranamente è proprio dopo la partita del "cedimento" che è arrivata la sosta, utile per ricaricare le batterie. Stranamente proprio quando la Juve ha mostrato segni di calo di concentrazione è arrivata la pausa. Roba da far accapponare la pelle. Ovvero far diventare la pelle come quella di un cappone spennato. In pratica la pelle d'oca. Sono sempre più convinto, pur da tifoso juventino, che tutto sia stato orchestrato per dare alla Juve la possibilità di rientrare nel giro Scudetto. Un calendario facile, più facile delle altre. Ovvero contro squadre di serie B e Lega Pro, mentre le altre giocavano contro le corazzate del calcio mondiale.
Scusate, ho bevuto troppo, o forse ho solo raccolto alcune osservazioni di voi, utenti di Calciomercato.com e di altri siti che trattano calcio e sport. Tutte assieme fanno impressione, vero? Eppure è quello che viene fuori dai vostri discorsi. Dopo Moggi c'è Marotta. Poco importa la mentalità vincente di una squadra, è più importante il complotto dietro ogni goal, dietro ogni vittoria, dietro ogni passaggio a volte. Buone feste, non rodetevi il fegato sul calcio, è solo divertimento per uno come me che ha avuto la sfiga di giocarlo.
A presto
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Luca Borioni risponde:
Sarcasmo a parte, bisogna riconoscere che il cammino seguito dalla Juventus in queste ultime cinque stagioni si è rivelato l'arma più efficace per un club che doveva mettersi alle spalle la questione di calciopoli e degli scudetti revocati. Basta pensare alla battuta amara di Totti dopo un Juve-Roma come da tradizione avvelenato: "Dovrebbero giocare un campionato a parte", disse il capitano giallorosso. E paradossalmente fu quello che accadde. Da allora la squadra allenata da Conte prima e Allegri poi ha sempre disputato un campionato a parte, nel senso che la differenza di valori tecnici e agonistici con le rivali è stata tale, che non c'è più stato margine per polemiche arbitrali o per le ipotesi di complotto, cui fa riferimento LFK.
Solo all'inizio di questa stagione, con Allegri impegnato nella ricostruzione della squadra dopo gli addii di alcuni importanti protagonisti delle stagioni passate, la Juve ha concesso la ribalta alle avversarie rimaste per troppo tempo nell'ombra. Ma poi ha realizzato un'impresa degna della miglior Juve dei quattro scudetti (fin qui): la fantastica rimonta che di fatto l'ha rimessa in corsa per lo scudetto. Come se, per spezzare la monotonia, ci fosse bisogno di un copione diverso da cui ripartire. E allora, come spiegare tanta potenza di fuoco? Dal punto di vista dei tifosi, l'ironia è la risposta migliore.
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