I tifosi viola hanno già deciso: “…Emiliano uno di noi”.

Non ci sono voci di mercato che tengano, la curva tra i pali vuole Emiliano Viviano.

Ma la società non sembra essere dello stesso avviso, e così sempre più insistenti si fanno le voci su interessamenti vari e su Pradè che guarda prima a Rosati del Napoli, poi a Ujkani del Palermo, tutto alla ricerca di un secondo; qualora Viviano lasciasse la tanto desiderata porta della sua Fiorentina per un’altra, forse per quella del Bologna.

Per la Fiorentina, lasciando da parte il rendimento, privarsi di un giocatore che vestendo i suoi colori ha realizzato “il sogno” è davvero la mossa giusta?

I sentimenti che domenica 20 gennaio hanno fatto nascere i 2 striscioni apparsi in curva Fiesole, hanno sicuramente poco a che vedere con le dinamiche societarie, ma siamo certi che nel calcio queste valgano più di tutto il resto?

Nel calcio di oggi, in cui le certezze vacillano e i giocatori vanno e vengono, non è bello sapere che esistono ancora realtà che fanno eccezione?

Non è forse un valore aggiunto potersi fregiare di giocatori che giocano e tifano per la stessa maglia?

I tifosi evidentemente pensano di si e lo esprimono a chiare lettere, così Viviano che non è ancora un nome per il grande calcio, lo è però già per la sua curva che prima ha esposto questo striscione: “Un’estate ad aspettare, oh Viviano non te ne andare”, poi, per meglio ribadire il concetto, quest’altro: "Difendendo la porta difendi la tua città: Emiliano uno di noi!” più espliciti di così!

I tifosi non vogliono privarsi di lui e forse, riponendo la loro fiducia in un portiere ancora capace d’inciampare in un’emozione hanno visto giusto.