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    Violamania: Vlahovic si sta giocando il sostegno dei tifosi. Dalla bugia di Moena alla Novella dello Stento, ora sia chiaro

    Violamania: Vlahovic si sta giocando il sostegno dei tifosi. Dalla bugia di Moena alla Novella dello Stento, ora sia chiaro

    • Federico Targetti
    Partiamo dall'inizio. Da quel "quando mi offrono firmo", catturato da un tifoso che chiedeva un autografo a Vlahovic durante il ritiro di Moena. Quelle quattro parole, che forse sarebbe stato meglio se non fossero mai state pronunciate (o registrate), sono il punto di partenza di quella che a Firenze si definisce Novella dello Stento, cioè una storia che è sempre sul punto di essere raccontata, ma che alla fine non comincia mai. 

    LE COSE SI FANNO IN DUE - La Fiorentina sta mostrando una trasparenza assoluta: stando a quanto dichiarano i dirigenti viola, l'offerta è pronta da settimane. E che offerta! Si parla di 40 milioni lordi per 5 anni di contratto, 2,5 di commissioni all'agente per la firma e una clausola rescissoria di 80 milioni di euro per permettere al ragazzo con la maglia numero 9 di spiccare il volo al termine della stagione in corso. Nessuno, a Firenze, si è mai visto proporre un simile accordo. No, la Fiorentina di più non può proprio fare. Adesso sta solo all'altra parte in causa accettare o rifiutare. 

    NASCONDINO - Ma qual è esattamente l'altra parte in causa? Vlahovic rimanda al procuratore perché vuole concentrarsi sul campo, Ristic dice di parlare col ragazzo le poche volte che la Fiorentina riesce a mettersi in contatto con lui. Un gioco che Commisso non gradisce, come ha avuto modo di dichiarare un paio di giorni fa, pretendendo rispetto. Lo stesso rispetto che Vlahovic, a questo punto, deve ai tifosi che lo osannano per la scelta di rimanere a Firenze una stagione in più. 

    RISCHIO - Il numero uno viola ha anche parlato di rischio per il suo attaccante. E ha ragione. Non per quel che riguarda la carriera del ragazzo, destinato a ben altri lidi tra pochi mesi, ma proprio in relazione a quei pochi mesi che, visto che ha scelto di rimanere, dovrà trascorrere al Franchi, con i tifosi della Fiorentina che rientreranno sempre più numerosi allo stadio. Dato che i procuratori non possono e non potranno mai agire contro la volontà dei loro assistiti, questo continuo rimandare l'incontro può voler dire solo una cosa: Vlahovic vuole lasciare Firenze. Il che potrebbe essere anche comprensibile e a un certo punto metabolizzabile e dimenticabile, ma serve un'ammissione diretta da parte dell'attaccante. Altrimenti, l'idolatria finora tributatagli rischia seriamente di trasformarsi in fischi. Con possibili ripercussioni su un avvio di campionato meraviglioso da parte della Fiorentina. Non di Vlahovic: della Fiorentina. Che dopodomani sfida il Napoli per eguagliare lo score di Trapattoni dopo sette giornate nel campionato 1998-99. Quello con Rui Costa, Edmundo e Batistuta. E scusa se è poco, Dusan.

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