Violamania: venticinquemila buoni motivi
Una delle imprese piu’ difficili al mondo, soprattutto in campo calcistico, è quello di convincere un fiorentino e soprattutto un tifoso viola, della bonta’ della propria azione. Proprietari del club viola, allenatori e calciatori, hanno imparato sulla propria pelle come il pubblico di fede gigliata non sia esigente ma molto di piu’, ai limiti dell’inaccontentabile. E se dopo due stagioni al quarto posto, quindi ad un passo dalla Champions League, e all’indomani di campagne acquisti importanti, con l’arrivo di Giuseppe Rossi un anno e mezzo fa, e di Mario Gomez, 12 mesi or sono, la Fiorentina, attraverso un suo dirigente, si sbilancia nei numeri della prossima campagna acquisti, volendo convincere quasi 1200 persone in piu’ rispetto alla campagna abbonamenti di un’estate fa, vuol dire che la famiglia Della Valle ha in serbo di costruire un futuro tutt’altro che non ambizioso.
E’vero, in questo momento il mercato gigliato non è ancora partito, ma i segnali sono di volontà di investire 15 milioni cash su uno dei talenti mondiali piu’ fulgidi come Cuadrado, con poi l’obiettivo di mantenerlo in rosa a prescindere dalle offerte monstre che arriveranno nei suoi confronti. Quale altro club è disposto a spendere attualmente una cifra simile, senza prevederne una di pari valore in uscita? Inoltre la Fiorentina ha programmato un’estate piena di eventi: dal ritiro estivo di Moena alla tournèe sudamericana, fino al test di prestigio europeo unico con i campioni della Champions League del Real Madrid, a Varsavia, subito dopo Ferragosto. E tante altre iniziative andranno intraprese se davvero si vorra’ raggiungere quel traguardo di venticinque mila tessere, fissato dal club stesso. Perché sara’ impossibile arrivarci senza una doverosa campagna acquisti ed una serie di iniziative tese a conquistare o riconquistare i cuori viola. Quel tetto così alto in termini di ambizioni di vendita di abbonamenti e’ la migliore garanzia che a Firenze e dintorni si vivra’ un’estate molto calda, che è appena partita, ma che dovra’inevitabilmente portare a dei risultati positivi. Anche una sola tessera in meno venduta rispetto al traguardo fissato significherebbe dalle parti di via Manfredo Fanti aver deluso nel proprio obiettivo e aver lavorato male nei prossimi tre mesi.