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    Violamania: una vittoria che riaccende il sogno europeo: Torreira si prende Firenze, ma adesso Italiano ha bisogno di maggior cattiveria sotto porta.

    Violamania: una vittoria che riaccende il sogno europeo: Torreira si prende Firenze, ma adesso Italiano ha bisogno di maggior cattiveria sotto porta.

    • mattia Sorbetti
    La Fiorentina veniva da una settimana in cui, nonostante dal punto di vista della prestazione non si possa imputare nulla ai viola, aveva raccolto veramente poco: il punto conquistato nelle due sfide con Sassuolo e Verona, e la sconfitta di misura nella semifinale di andata di Coppa Italia con la Juventus hanno sicuramente abbattuto il morale nello spogliatoio viola. Le possibilità di una qualificazione europea sarebbero diventate irrisorie in caso di mancata vittoria nella sfida casalinga di ieri contro il Bologna di Mihajlovic, e per questo Vincenzo Italiano già in conferenza stampa aveva posto i 3 punti sopra ogni cosa. Questo perché i viola nell’ultimo periodo erano apparti all’altezza degli avversari, spesso sovrastandoli dal punto di vista del gioco, ma al novantesimo il bottino era sempre minimo. E la squadra sembra averlo ascoltato in pieno. Con i rossoblù si è vista una Fiorentina forse più contratta, complice forse una squadra ospite dal primo minuto attenta in fase di copertura per poi sfruttare le ripartenze improvvise degli esterni, ma determinata a raccogliere il bottino pieno. Un ringraziamento va sicuramente all’ingenuo Bonifazi che condiziona la partita già nel primo tempo: goffo nel primo giallo su Nico Gonzalez, ingenuo nel secondo quando ferma irregolarmente Torreira a centrocampo. 
     
    I MIGLIORI – Senza ombra di dubbio il premio MVP se lo prende Lucas Torreira, il vero e proprio motore della squadra. L’uruguaiano è ovunque: si abbassa a ricevere palla in difesa per far partire il gioco e continua ad inserirsi a meraviglia. Tra le nuove chiavi tattiche adottate da Italiano senza ombra di dubbio c’è anche un nuovo utilizzo del regista: adesso è più continuo anche negli inserimenti in area di rigore. Il gol vittoria dimostra il suo totale inserimento nel progetto viola: RISCATTARLO SUBITO! L’altro volto della sfida è un altro sudamericano, moto perpetuo dell’attacco viola. Stiamo parlando di Nico Gonzalez che con il Bologna è stato tra i più pericolosi: subisce falli, conquista punizioni, manda in porta i compagni. Gli manca solo la continuità in fase realizzativa per diventare un esterno totale.
     
    I PEGGIORI – Come spesso accade quando non finisce sul tabellino dei marcatori, Piatek risulta tra i peggiori in campo. Il polacco ha poche opportunità per finalizzare, ed è marcato stretto dal duo Soumaoro-Medel che lo annullano. Brutta prestazione anche per Riccardo Sottil, in netto peggioramento rispetto all’esterno a cui eravamo abituati un mese fa. Il classe ’99 non sfonda mai dalla sua parte e spesso è fuori dal gioco: Italiano lo toglie dopo circa un’ora per dare spazio a Ikonè. Anche per il francese prestazione da dimenticare: in mezz’ora non si vede praticamente mai. Ancora sotto le aspettative Cabral: il brasiliano, che nelle ultime settimane sta svolgendo un personale percorso di preparazione fisica, non è ancora al 100% e valutarlo adesso sarebbe inutile. Attendiamo.
     
    VERSO L’INTER – La partita di ieri deve far da lezione, adesso da qui a fine campionato la Fiorentina dovrà dimostrare di essere cresciuta. Il risultati sugli altri campi, quelli di Atalanta e Roma su tutti, hanno riacceso le speranze europee. Adesso però il calendario offre ai viola sfide con le top 4 del campionato – in ordine Inter, Napoli, Milan e Juventus - e si vuole l’Europa serviranno probabilmente 20 punti nelle ultime 10. A cominciare da sabato prossimo quando la Fiorentina sarà impegnata a San Siro contro la squadra di Simone Inzaghi, l’ennesimo esame che ci dirà se la Fiorentina di Vincenzo Italiano può puntare in alto. 
     

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