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    Violamania: una traversa e nient’altro, la Fiorentina non cerchi alibi nelle assenze

    Violamania: una traversa e nient’altro, la Fiorentina non cerchi alibi nelle assenze

    • Iacopo Nathan
    La Fiorentina, dopo un periodo di crescita, subisce un pesantissimo stop: non sul piano del risultato, ma sul piano del gioco. Vanno sottolineate le assenze pesanti nelle fila viola, Milenkovic, Castrovilli e Ribery su tutti, ma non possono essere un alibi per la Fiorentina, che ha fatto veramente troppo poco per pensare di poter impensierire l’Inter. L’unico ad avere un guizzo nell’arco dei 90 minuti è stato Bonaventura, che ha seriamente impensierito Handanovic con un tiro potente e preciso, che il portiere sloveno è riuscito a deviare sulla traversa. Gli altri 90 minuti sono stati pressoché possesso palla dell’Inter, con la Fiorentina che ha provato a restare a galla, senza riuscirci.

    EQUILIBRI – I gol dei nerazzurri arrivano da due grandissime giocate dei singoli, un colpo da biliardo di Barella e una corsa imprendibile di Hakimi, ma il risultato nasconde le lacune della Fiorentina. I viola hanno retto nel primo tempo, cercando di tenere la distanza dagli avversari, lasciando poche grandi occasioni all’Inter, mentre i problemi sono arrivati nel secondo tempo quando la squadra di Prandelli ha provato ad aumentare la pressione offensiva. Con Eysseric e Borja Valero in campo, pur giocando una partita insufficiente, la Fiorentina non si è mai disunita, riuscendo a contenere l’Inter, mentre con l’ingresso di Kouame i reparti viola si sono disuniti, scoprendo il fianco alla velocità degli avversari.

    LEADER – La Fiorentina si è totalmente aggrappata al portierone Dragowski, che si è esaltato: nonostante i due gol subiti e almeno 4 parate superlative, è risultato fondamentale per evitare un’imbarcata. Bonaventura e Dragowski a parte, però, sono poche le note liete di casa Fiorentina, che ha mostrato dei limiti caratteriali importanti, non riuscendo mai a stare al passo degli avversari. La rosa dell’Inter è sicuramente superiore sotto tutti i punti di vista a quella della Fiorentina, ma la squadra di Prandelli non ha mai provato a colmare il gap sfruttando l’intensità, anzi tenendo sempre bassi i ritmi di gioco. Un’uscita a vuoto contro la corazzata Inter era presumibile per i viola, che dovranno però rimettersi in carreggiata il prima possibile, per non tornare nelle zone rosse della classifica.
     

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