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Violamania. Una sconfitta che fa male al morale e fa sprofondare la Fiorentina: Italiano cambia qualcosa, ma dietro si balla troppo
I SINGOLI – Nella serata di ieri il primo dato che salta oggettivamente all’occhio è la prova della difesa viola: su 4 difensori non ce n’è uno che si becca la sufficienza, ed è una cosa abbastanza normale se riesci a prendere 2 gol nei primi quindici minuti. Anche il centrocampo non ha fatto meglio: di fatto, con Amrabat e Duncan nettamente insufficienti, l’unico a salvarsi è il solito Bonaventura. Ed è dal reparto offensivo che arrivano le note più liete, nonostante le difficoltà palesate in questo inizio di stagione i viola riescono nell’impresa di segnare 3 gol all’Inter: e dopo la pessima prestazione di Lecce, contro avversari molto più abbordabili, già questo fa notizia. Segnali positivi arrivano da Cabral che, nonostante il passivo di 0-2, si presenta dal dischetto con la personalità del veterano: palla da un parte e portiere dall’altro. Bene anche Ikone che, mandato in campo praticamente a Freddo, finisce sotto i riflettori grazie ad una rete, quella del momentaneo 2-2, che fa stropicciare gli occhi a tutti i presenti al Franchi. Abbiamo finito le parole per Kouame, anche ieri tra i più intraprendenti. Anche Jovic è tornato a dare segnare da attaccante vero, ed il gol in acrobazia non è certamente una casualità. L’unico grave errore è quell’esultanza polemica sotto la Curva Fiesole: 3 gol in 15 partite sono ancora troppo poco.
OCCHIO ALLA CLASSIFICA – Nonostante la sconfitta finale qualche segnale positivo si è visto, anche se i primi venti minuti della squadra dimostrano un approccio forse troppo spesso inadeguato. Lunedi scorso con il Lecce la stessa cosa, con i viola in balia della squadra di Baroni per i primi 45 minuti di gara. Se la reazione è stata ottimale è chiaro però che non si possa sempre sprecare quasi un tempo, contro avversari come i nerazzurri si ha pochi margini per rimediare. Italiano ha capito il momento particolare della sua squadra, che ha una grande necessità di far punti: e per questo ieri sera era andato contro il suo dogmatico 4-3-3, schierando un più offensivo 4-2-3-1 con Bonaventura che fungeva da trequartista dietro Cabral. Se dal punto di vista realizzativo i segnali sono positivi, i viola non segnavano 3 gol dalla prima giornata contro la Cremonese, è la facilità con cui l’Inter trova il gol che preoccupa molto. Adesso con all’orizzonte Spezia, Salernitana e Sampdoria occorrà tornare a correre altrimenti la Fiorentina rischia veramente di sprofondare.