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Violamania:| Una 'deadline' per Jovetic
'Jovetic rimane, Jovetic parte'. Alla fine il tormentone, che ha iniziato a scaldare il mondo Fiorentina prima ancora della partenza ufficiale del calciomercato estivo, probabilmente si concluderà con l'addio del montenegrino. Da una parte la società gigliata ha necessità impellente di fare cassa: i fratelli Della Valle hanno ripianato il buco nell'ultimo bilancio con un prestito, e non con soldi freschi. Dall'altra Stevan Jovetic, come prima di lui Cesare Prandelli, Tomas Ujfalusi e Riccardo Montolivo - tanto per fare alcuni esempi - ha capito che questo famoso progetto, in realtà, non esiste. Speriamo che rispetto ai casi sopracitati non si finisca anche stavolta con un rimpallo di colpe che in passato ha creato solo danni all'ambiente Fiorentina. E pensare che, al netto delle difficoltà di fare mercato in un periodo in cui vendere è difficilissimo, ci sarebbe una soluzione alternativa a cedere il giocatore più forte e rappresentativo.
Con un d.s. nuovo, un direttore tecnico all'avanguardia sul mercato estero, e un allenatore giovane e ambizioso, si potrebbe pensare di costruire una Fiorentina se non più forte almeno più affamata, e con Jovetic ancora presente in rosa. Basta avere fantasia e voglia di rilanciare. La proprietà forte ci sarebbe, e quei soldi potrebbero tornare nelle casse di Casette d'Ete magari non subito, ma fra un anno. Si potrebbe ad esempio cedere i tanti giocatori il cui futuro difficilmente sarà ancora a Firenze, da Gamberini a Vargas, passando per Kharja e Ljajic. Ma se alla fine Jovetic bisogna proprio venderlo, che almeno si ponga una 'deadline' per le possibili acquirenti. Per non commettere lo stesso errore fatto con Sinisa Mihajlovic prima e Delio Rossi poi, almeno sulle poche certezze della Fiorentina si parta con le idee chiare già nel primo giorno del raduno della squadra gigliata, e poi soprattutto nel ritiro di Moena.
E' difficilissimo pensare ad una rosa completa già il prossimo 16 luglio, ma per Vincenzo Montella sapere se Jovetic, oltre a salire sul pullman che porterà la Fiorentina sulle Dolomiti, lo farà anche in occasione della prima trasferta di campionato, conta molto. Gli permetterebbe di accelerare il processo tecnico e di formazione di un nuovo spogliatoio, elementi determinanti per creare entusiasmo e rilanciare tecnicamente la sua squadra. A queste certezze però deve pensare innanzitutto la società, i cui vertici si sono eclissati ingiustificatamente nell'ultimo mese. Il feeling fra Firenze e la proprietà viola è ai minimi storici, ed è triste pensare a quale sarà il dato numerico degli abbonati. Nel frattempo passano i giorni per presentare un'offerta per la costruzione del nuovo stadio in zona Mercafir. Il sindaco è ottimista, ma teme di passare da 'bischero'. Un'altra calda estate è pronta ai nastri di partenza. Popolo viola, sei pronto?