Violamania: ecco cosa serve sul mercato di gennaio
La Fiorentina è una squadra che le cose migliori, o le poche cose buone che riesce a mettere insieme, le organizza fra le due trequarti, ovvero nella zona meno decisiva. In fase offensiva non entra mai in area e, quel che è peggio, non gioca da squadra. Difficilmente Simeone, Chiesa e Thereau si passano il pallone. Una squadra che fosse riuscita a impostare un contropiede organizzato nel primo tempo avrebbe potuto fare male alla Lazio, E poi Chiesa, il migliore, troppo spesso fa scelte personali, con lunghe cavalcate di 50/60 metri in cui non viene accompagnato dal resto della squadra. La fase difensiva. Troppi errori, di ripartenza, di posizionamento, individuali e di squadra.E i limiti degli esterni, Laurini e Biraghi non sono terzini da squadra che vuol stare nella parte sinistra della classifica.
La fisicità. Ecco un altro elemento di cui la Fiorentina è carente. Addirittura imbarazzante il confronto fra Simeone e la difesa laziale ma un po' in ogni settore la Lazio è superiore e, come la Lazio, tante squadre di questo campionato. Servirà porre rimedio e, autofinanziamento integrale permettendo, questo sarà il compito di Corvino nel prossimo mercato. La speranza, in questo senso, è l'ultima a morire.
Infine Pioli. Stavolta c'è da fargli i complimenti, per come ha impostato la gara, per come ha limitato Immobile e Milinkovic-Savic e per come, nella ripresa, l'ha cambiata, passando alla difesa a tre, mandando Chiesa a tutta fascia a destra e affiancando Babacar a Simeone. In qualche occasione l'ho criticato, stavolta lo applaudo.