L'assessore all'istruzione del Comune di Firenze, Bianca Maria De Giorgi, nel corso del consiglio comunale svoltosi esattamente una settimana fa, ha proposto di incentivare, dal prossimo anno, presso tutte le scuole della città, la diffusione e lo studio della strage di Srebrenica, a quindici anni dall'anniversario. 'Un'ottima iniziativa', direbbe il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani, che nei suoi dieci anni da assessore allo sport soleva iniziare ogni conferenza stampa con questa espressione. Un gesto, quello dell'assessore De Giorgi, che potrebbe legarsi perfettamente al nuovo corso in casa Fiorentina. Infatti con l'avvento di Sinisa Mihajlovic - che con le prime dichiarazioni ha già scatenato l'entusiasmo dei tifosi gigliati -, un contributo potrebbe arrivare anche direttamente dal club viola.

Nel film 'Invictus' Nelson Mandela, per coinvolgere tutto il popolo sudafricano intorno alla Nazionale di rugby, per niente amata, decide di far sì che proprio i giocatori del Sudafrica girino le bidonville e le scuole, per sensibilizzare soprattutto i bambini al Mondiale casalingo. Facendo un paragone con l'iniziativa di Madiba, e alla luce non solo dell'avvento di Mihajlovic ma anche della presenza di un serbo, Adem Ljajic, di un montenegrino, Stefan Jovetic, e (chissà) magari anche di qualche altro giocatore ex balcanico, il prossimo anno uno dei protagonisti sopracitati potrebbe girare le scuole della città per raccontare di quella strage che si compì 15 anni fa, centrale nel conflitto nell'ex Jugoslavia, in modo da coinvolgere, con la 'scusa' di parlare di Fiorentina, i bambini su un qualcosa di storico accaduto nei cieli di fronte casa nostra, e che non va dimenticato.

Per una società come la Fiorentina, cresciuta all'insegna del fair play sportivo e finanziario - grazie al contributo anche dell'ex tecnico Cesare Prandelli -, dare il buon esempio sarebbe un segnale molto bello. Si potrebbe far raccontare a Mihajlovic delle bombe cascate nella sua Vukovar, o dei saccheggiamenti avvenuti a Novi Sar da parte di Ljajic, che in quella città è nato, oppure chiedere a Jovetic come è rinata la sua Podgorica. Una mattinata in mezzo agli studenti fiorentini, parlando di storia e non solo di calcio. Per sensibilizzare tutti su tematiche difficili, ma che sono ancora più forti se raccontate dai protagonisti che la domenica ci accendono con un gol.