Violamania: un 2016 folle e un mercato ricco di trappole
Il primo giorno dell'anno è cominciato con diecimila persone allo stadio a vedere l'allenamento a porte aperte della formazione di Sousa che veleggiava nelle posizione di vertice della classifica ad un passo dal primo posto. Il cuore disegnato dalla squadra in campo per ringraziare i tifosi in quel giorno, faceva capire che tutto stava andando per il meglio e c'era un'assoluta comunione di intenti tra i giocatori e il pubblico.
Dalla fine del mercato invernale in poi tutto è andato a rotoli e man mano obiettivi come lo scudetto e la qualificazione alla Champions League si sono persi per strada. E' arrivato un piazzamento per l'Europa League, ma viste le premesse, era veramente il minimo che ci potesse aspettare.
Il mercato estivo non ha certo ridato slancio ad una formazione che veniva da mesi di crisi e con un allenatore rimasto sì, ma senza entuasiasmo. E tutte queste componenti si possono ritrovare in questa prima parte di stagione. La Fiorentina è una squadra incostante, che alterna prestazioni buone, o molto buone, ad altre quasi sconcertanti. E soprattutto non riesce ad avere una continuità di risultati. Fatto questo che ha determinato l'attuale posizionamento in classifica (nono posto) che non può certo entusiasmare nessuno.
MERCATO DI GENNAIO - Che mercato di gennaio dovremo attenderci adesso? Un mercato ricco di trappole. Hanno già cominciato i cinesi a tentare Kalinic, offrendogli un ingaggio da capogiro. Ma già ci sono voci su Bernardeschi e Badelj: insomma, gli uomini migliori sono tutt'altro che al riparo dalle sorprese.
E in entrata? Ci hanno già pensato i dirigenti a smorzare qualsiasi volo pindarico. Qualcuno arriverà, ma saranno solamente innesti per cercare di mettere qualche toppa a destra e a manca, perché la rosa ha diverse lacune. Di campioni nemmeno l'ombra: l'epoca dei Toni, di Mutu, di Frey, dei Gilardino (quando ancora era Gilardino), ma anche degli Jovetic e dei Ljajic, pagati belle cifre, è finita. Ahinoi!