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    Violamania:| Tutto merito di Montolivo

    Violamania:| Tutto merito di Montolivo

    Il ritorno di Borja Valero? L'assenza di Gonzalo Rodriguez? L'infortunio di Stevan Jovetic? I possibili colpi del prossimo mercato estivo? L'arrivo di Balotelli? Il Milan che grida al campionato falsato? Niente di tutto ciò. Nella settimana che porta alla sfida contro i rossoneri (domenica alle 12.30), come se fosse un'isofrequenza sulle stazioni radio fiorentine, e se gli editori dei quotidiani della città del Giglio fossero la stessa persona, l'unico tema di discussione è il primo ritorno in città, con una maglia diversa, di Riccardo Montolivo. Non si parla d'altro nei circoli Arci del quartiere Isolotto, nelle cene benefiche post-pasquali della zona Oltrarno, o nei ritrovi storici dei tifosi come il Bar Marisa e il Chiosco degli sportivi

    Tutto si può dire di Firenze, ma non che non abbia memoria. Ci sono supporters che non dimenticano una rimessa laterale invertita da parte di un guardalinee in un match di 50 anni fa, un mancato saluto alla tifoseria di un ex giocatore in una sfida lontana un lustro; figuriamoci se sul tappeto c'è il primo viaggio al 'Franchi' da avversario del 'diciotto', come chiamano i più buoni l'ex capitano viola, già strapazzato con nomignoli e frasi offensive nel suo ultimo anno in maglia gigliata. Del resto il cuore puro di un tifoso non si chiede perché un giocatore sia andato via: chi lascia la città è un traditore e basta, specie se qualcuno ha fatto di tutto per disegnarlo come tale (e ci riferiamo in particolare ad alcuni ex dirigenti della Fiorentina). Eppure - non risulti provocatorio quelle che segue - in un certo senso la fase di rinascita del club deve moltissimo a ciò che è accaduto con Riccardo Montolivo.

    Se sgombrate il campo da ciò che è stato raccontato dalla gran parte della stampa e degli opinion maker sulla vicenda, e incontrate Andrea Della Valle, quest'ultimo - vero autore del rilancio della Fiorentina la scorsa estate - vi racconterà che la 'botta' d'orgoglio che ha avuto circa 9 mesi fa è scaturita da due fattori: il mancato rinnovo di Montolivo, e quella contestazione dei tifosi nell'ultimo match dello scorso campionato contro il Cagliari. Il patron viola è rimasto molto deluso dalla gestione del centrocampista di Caravaggio (e tante cose non sono emerse ai più, per coprire gli errori commessi...), e non serba verso di lui lo stesso 'odio' sportivo che hanno invece i tifosi della Fiorentina. 

    Perché? Evidentemente perché il presidente onorario gigliato sa che il ragazzo, che ha continuato a giocare fino all'ultima giornata del campionato scorso, e non è andato mai andata in tribuna per scelta tecnica, non è quel mercenario che si è voluto raccontare. Andrea Della Valle sa che parlare oggi di Montolivo sarebbe come parlare di una ex fidanzata, cosa che porterebbe a trascurare la 'bella creatura' che oggi i supporters gigliati possono godersi ogni domenica. Che senso ha fischiare e insultare Montolivo, invece di applaudire quel Borja Valero che, soltanto un girone fa, proprio al centrocampista della Nazionale italiana fece uno splendido tunnel in area realizzando il gol che aprì le porte al successo viola a San Siro?

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