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    Violamania:| Triplo salto di qualità

    Violamania:| Triplo salto di qualità

    Nonostante il roboante successo contro l'Inter, questa è la settimana più difficile per la Fiorentina. Giornalisti e tifosi sono passati infatti nel giro di otto giorni dalla depressione più totale, dopo la sconfitta contro la Juventus, all'esaltazione senza freni susseguente ai tre punti conquistati con i nerazzurri. E se questa altalena di sentimenti è tollerabile nei tifosi, che fanno della passione il proprio marchio di fabbrica, l'assenza di misura degli addetti ai lavori ha sicuramente tolto tranquillità alla squadra. Mai come in questa settimana, dunque, il tecnico Vincenzo Montella, il suo staff, ma anche e soprattutto i dirigenti hanno dovuto lavorare prima sulle teste dei calciatori e poi sulle gambe. Perché se è vero che per fortuna lo spogliatoio della Fiorentina quest'anno non è caratterizzato da elementi 'burrascosi', il grave difetto di una piazza come Firenze è sempre stata la mancanza di equilibrio.

    Servirà stabilità anche in campo, domenica pomeriggio al 'Dall'Ara', innanzitutto perché la Fiorentina si troverà ad affrontare una squadra che non può permettersi di uscire sconfitta e di perdere altri punti rispetto alle dirette rivali per la salvezza. Il Pioli visto a Coverciano lunedì pomeriggio a margine della premiazione per la 'Panchina d'oro' era un uomo preoccupato e pensieroso, ma sicuramente questa settimana avrà lavorato - pur nell'incertezza e nella penuria di uomini visti gli infortuni - con il massimo delle motivazioni. Il suo Bologna domenica venderà cara la pelle più del solito, e se esistono evidenti carenze tecniche nella difesa felsinea, da centrocampo in su la qualità non manca, e limitare Diamanti e Gilardino, due ex che stanno facendo benissimo, sarà tutt'altro che semplice.

    La Fiorentina arriva alla sfida con ancora un alto tasso adrenalinico nelle vene, dalla partita di domenica sera, ma questa volta non avrà al proprio fianco innanzitutto il proprietario Diego Della Valle, ma soprattutto il suo faro tecnico, David Pizarro. E così le motivazioni per battere il Bologna (trasferta che vedrà un'invasione di tifosi, vista la breve distanza) dovranno nascere intrinseche, e non da un premio partita, come pare abbia confessato Tomovic a proposito della gara con l'Inter di cinque giorni fa. I viola dovranno compiere un triplo salto di qualità: occorrerà estraniarsi da ciò che è accaduto nel bene e nel male nel recente passato, fare la partita senza il regista cileno - che verrà sostituito da un giocatore che, comunque vada, sarà lontano dalle caratteristiche -, e soprattutto dovrà vincere. Perché se è vero che nessuno scappa in classifica, i gigliati devono sfruttare fino in fondo un calendario che presenterà verosimilmente lo scontro diretto per il sogno terzo posto il 7 aprile prossimo contro il Milan.

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