Violamania. Tre punti fondamentali per non finire nella lotta salvezza: Firenze ringrazi Terracciano e Cabral
PRESTAZIONE DI SQUADRA – Dopo aver conquistato soltanto un punto nelle ultime quattro partite, la Fiorentina era chiamata a vincere per allontanare la zona retrocessione: con solo 10 punti in 11 giornate l’unico obiettivo era quello di tornare a vincere. E cosi è stato: i meriti sono da attribuire soprattutto ad una prestazione probabilmente non perfetta ma fatta con il cuore. Dopo il difficile primo tempo, in cui lo Spezia era subito riuscito a pareggiare il vantaggio di Milenkovic, l’aria era diventata pesante attorno alla squadra ed un’altra battuta d’arresto in trasferta avrebbe causato danni seri. A decidere la partita ci ha pensato Arthur Cabral, forse troppe volte confinato in panchina da Italiano, che in soli 10 minuti è riuscito a fare più di quanto fatto da Jovic nel resto della partita: la sfida dei due centravanti ieri l’ha vinta il brasiliano.
UN SUPER TERRACCIANO EVIDENZIA I LIMITI – Mai come ieri pomeriggio la Fiorentina deve rendere i meriti a Pietro Terracciano: contro i liguri il portiere campano ha eretto una vera e propria muraglia davanti alla porta, risultato il vero e proprio ago della bilancia. Nel calcio contano i risultati e tre punti fanno comodo sia alla classifica che al morale, a maggior ragione se arrivano dopo una partita gagliarda come quella di ieri: adesso infatti non è il momento di fare i sofisticati, ora bisogna guardare alla concretezza. Ma se San Pietro è diventato decisivo c’è qualcosa che non va, qualcosa che nel gioco della Fiorentina deve essere sistemato il prima possibile: la difesa deve ricevere una sistemata, reparto che anche ieri ha mostrato i propri limiti e questo italiano lo sa. Non può essere sempre un guizzo in area a tempo quasi scaduto a risolvere le partite, per rimettersi in carreggiata ci vuole altro.